La proposta di Recalcati: “Il basket deve tornare a essere innovativo”

Dalle colonne di Tuttosport arrivano le idee dell’ex ct azzurro.

In una lunga intervista con Piero Guerrini di Tuttosport, l’ex CT azzurro Carlo Recalcati ha fornito le sue idee e proposte per il rilancio del basket italiano dopo la crisi Coronavirus.

Sul come ripartire: “Il basket ha un’occasione per trasformarsi, costruire il futuro. Il diritto sportivo per la stagione appena conclusa non esiste, bisognerebbe puntare sol­tanto sulle condizioni di sta­bilità economica: chi ha il potenziale e rispetta i parametri si iscrive alla Serie A, gli altri nelle categorie che permettono con una gestio­ne oculata di arrivare in fon­do e progettare il futuro. Per la prima stagione almeno sarei addirittura per il bloc­co delle retrocessioni, come ha fatto in passato il volley. Si dovrebbe retrocedere se non si rispettano i parametri e si va in difficoltà econo­mica. Si potrebbero legare direttamente le retrocessioni al bilancio, ai conti meno in ordine. Si rischia che qualcuno pensi con le riduzioni del budget di arrivare a fine campionato e poi a metà si trova nei guai. Il basket deve tornare a essere innovativo, come fu in passato con i playoff”.

Sul numero degli italiani: “Da anni si è verificato che l’obbligo di mettere a referto italiani e giovani non dà risultati, né in Serie A, né con gli Un­der in A2. Si cominciò che ero ancora CT azzurro, l’idea era nata con buoni intenti come creare italiani più forti, ma ogni progetto va verificato e se non funziona cambiato. Sono decisamen­te favorevole agli incentivi all’utilizzo dei giovani e degli italiani, incentivi ancora più alti se sono prodotti dallo stesso vivaio della società. Con un sistema di incentivi importanti, si potreb­be passare poi al liberi tutti: basterebbe regolamentare con aumenti ulteriori le tas­se per il numero degli stra­nieri impiegati”.

Fonte: Tuttosport.