D’Auria, futuro incerto ma noi siamo solidi

Il presidente di Ferrara, D'Auria: "Il danno di uno stop anticipato? Alcune società, senza agevolazioni, rischierebbero di non iscriversi alla stagione"

Il Presidente del Basket Kleb Ferrara, Francesco D’Auria, ha parlato al Resto del Carlino della situazione che sta vivendo la sua società. Riportiamo un estratto dell’articolo:

Presidente D’Auria, in casa Kleb qual è il pensiero al riguardo?
“Oggi siamo in una fase della pandemia che non ci permette di guardare a una possibile riapertura del campionato. Le cose stanno iniziando piano piano a migliorare, ma da qui a poter tornare a disputare partite con duemila o più persone di pubblico in sicurezza la vedo molto dura. Molti club, come noi, non vorrebbero giocare a porte chiuse per non dover sopportare un ulteriore danno economico. Restiamo in attesa di disposizioni dal Governo, o dal Coni o dalla Fip, anche per il futuro, che ora come ora resta in dubbio per tanti”.
In che senso?
“Persino società molto ricche come Verona e Udine dovranno fare i conti con i danni economici subiti dai propri main sponsor. Anche noi avremo qualche danno, ma per il momento si prospetta più lieve rispetto ad altri. Per ripartire sono in ballo diverse ipotesi, come giocare fino a giugno, forse anche luglio. Ma ci vorrebbe, oltre a un sensibile miglioramento della situazione, anche una modifica dei contratti e delle agevolazioni economiche e garanzie sociali che ora non ci sono”.

E il Kleb in particolare come guarda al suo futuro?
“A noi dispiace perché siamo quarti in classifica e avremmo potuto partecipare ai playoff che, ormai si può dire apertamente, erano il nostro obiettivo.
Ma volendo cercare un lato positivo, penso che la nostra società possa contare su un’ossatura seria e solida che ci permetterà di ripartire, magari abbassando il tiro rispetto a quanto avevamo in mente per l’anno prossimo. Ma con Ebeling e Del Moro e Alberti stiamo già progettando secondo i diversi scenari che si profilano”.