Jordan Mickey, esperienza e duttilità per la Virtus Segafredo Bologna

Sull’uscio di una stagione al ballo d’Eurolega la Segafredo ripartirà anche dai nuovi, assi che Europa ed America le hanno dato. Con Jordan Mickey s’è puntato sulla prima

Sull’uscio di una stagione al ballo d’Eurolega la Segafredo ripartirà anche dai nuovi, assi che Europa ed America le hanno dato. Con Jordan Mickey s’è puntato sulla prima, intesa come esperienza d’Eurolega, coppa che conosce dal 2018 quando sbarcò nel Vecchio Continente al Khimki, scolpendo la competizione per quattro stagioni anche con Real Madrid e Zenit.


Globalmente, nel massimo torneo gli oltre 23 minuti di media, i 12.5 punti e i quasi 5 rimbalzi fotografano tutte le peculiarità di una pedina che si presenta da ala forte ma la cui duttilità le consente di spendere importanti minuti pure da centro, in grado di aprire il campo, costruirsi tiri in autonomia e garantire carambole. Inizialmente abile soprattutto spalle a canestro, con gli anni ha aggiunto la possibilità di colpire da lontano, scelta che oggi lo rende più che mai un lungo bivalente. Attendere che sia inserito nel nuovo meccanismo è una cautela doverosa ma augurarsi che da Mickey questa nuova Segafredo possa tirar fuori risorse importanti è altrettanto immediato: nell’ultima stagione di Eurolega il texano di Dallas è infatti passato da una media di quasi 24 minuti nella prima parte agli oltre 30 degli ultimi due mesi, prima dell’interruzione lo scorso 22 marzo con lo Zenit quinto in regular season. Agli amanti della statistica nel 2018 col Khimki Mickey regalò quei 14.2 punti e 5 rimbalzi che gli valsero la chiamata del Real per una stagione, prima di tornare tra i gialloblù moscoviti nell’annata purtroppo interrotta dal Covid, virando infine verso lo Zenit San Pietroburgo: vittoria di VTB League e il titolo di MVP nelle finali.


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