Jokic: “La Nazionale è qualcosa di sacro. OQT? Troppo lontano per parlarne”

Jokic parla della Nazionale, dalla World Cup passata al futuro con Kokoskov

Nikola Jokic ha parlato a Glas Amerike della Nazionale, dalla World Cup passata al futuro con Kokoskov.

– Su Kokoskov e il futuro.

“Sono contento che il nuovo allenatore sia Igor, lui è in grado di portare qualcosa di nuovo in nazionale.
Non dico mai troppo in anticipo se ci sarò o meno, e non lo farò ora. Sono concentrato sulla mia stagione qui. Il preolimpico e i Giochi sono troppo lontani da ora.”

– Kokoskov ha detto che molte nazionali avrebbero celebrato il quinto posto alla World Cup come un successo ma per la Serbia è stato un fallimento.

“Mi piace dire che Serbia è un paese che ama la pallacanestro ma mai quanto ami vincere, e questo è il nostro errore più grande. Allo stesso tempo è buono perchè vogliamo sempre vincere. Il quinto posto è stato il nostro massimo se guardiamo quello che abbiamo dimostrato. Eravamo favoriti con l’Argentina? Quei ragazzi sono andati in finale, hanno giocato alla grande, e non hanno sorpreso solo noi, ma anche squadre più forti. Guardate i roster che c’erano in Cina. L’MVP della NBA, Giannis, era lì e ha fatto fatica a superare il girone.

La World Cup è un sistema a parte. Una partita decide se avanzi o meno. Sappiamo che la prima partita del torneo e i quarti di finale sono le due partite più importanti della competizione, ma abbiamo perso contro l’Argentina. Abbiamo anche perso con la Spagna prima, forse quello è stato il momento chiave. La Spagna ci ha sorpreso con la difesa, e anche Bogdan ha fatto fatica. Loro ci hanno di fatto impedito di giocare alla nostra maniera.”

– Sull’espulsione.

“Mi sono espulso da solo. Per questo dico che il basket è come la vita, non sai mai cosa possa succedere.

Quello che dico di Denver vale anche per la nazionale. Sei quello che dimostri sul campo, fine. Avremmo potuto fare meglio? Ok, ma perchè non abbiamo fatto meglio? Non so se abbiamo qualcosa da dimostrare, ma so che la nazionale è qualcosa di sacro per noi, per la nazione intera. Tutte le persone che ci guardano vogliono che vinciamo, che la Serbia sia la migliore. Ora è troppo presto per parlare (della prossima estate), davvero.”

Fonte: Glas Amerike.