Janus, la lettera del presidente Di Salvo: Dall’inizio della pandemia siamo stati abbandonati
Di Salvo: Nessun aiuto è giunto a società e tesserati né da parte del governo né da parte di LNP.
Il presidente Mario Di Salvo, a seguito dei risvolti delle ultime ore, ha voluto scrivere una lettera diretta ad un altro presidente, quello della Lega Nazionale Pallacanestro.
Queste le sue parole:
"EGREGIO PRESIDENTE
Dall’inizio di quest’anno sportivo ne è passato di tempo, 7 mesi;
Ancor di più da quest’estate, quando alle società sportive era stato garantito un inizio della competizione “assolutamente a porte aperte” senza le quali non avrebbe preso il via.
Dall’inizio della pandemia fino ad oggi siamo stati letteralmente abbandonati!
Nessun aiuto è giunto a società e tesserati né da parte del governo né da parte di LNP.
I nostri tesserati sono stati tutelati solo ed esclusivamente da noi SOCIETÀ, infatti è con grande orgoglio che posso affermare che è stato PUNTUALMENTE rispettato e riconosciuto quanto sottoscritto a inizio anno con loro, seppur in un momento difficile come questo senza pubblico, con entrate dal botteghino nulle e con attività commerciali in difficoltà che ridimensionano e fanno tutto fuorché sostenere questo movimento.
Il tutto reso ancor più difficile da affermazioni non rispettate da parte LNP.
Dovrebbe sapere, essendo anche lei presidente di una squadra, che per noi presidenti dietro una stagione sportiva di interessi ce ne sono pochi, se non quello di vivere una stagione con tutte le emozioni che questa riserva. Per me l’emozione più grande è condividerla con i nostri tifosi e questa stagione è stata tutto fuorché’ questo.
Ormai cosi si è iniziato, disattendendo le parole, e così si concluderà.
La nostra squadra a inizio anno è stata colpita da contagio Covid che ha interessato 3 tesserati e nonostante ciò abbiamo disputato 2 partite consci del campionato che ci apprestavamo ad affrontare e rispettosi delle regole.
Purtroppo è notizia di giovedì la positività di un nostro tesserato al molecolare e la successiva positività ai tamponi rapidi di venerdì di altri 11 membri del gruppo squadra/staff.
È ovvio che non possiamo partecipare alla prossima Coppa Italia che si terrà Venerdì 2 Aprile.
In un campionato e un periodo storico come questo chiedo, data la situazione che ha colpito la nostra squadra e un’altra compagine che aveva diritto a partecipare come noi, di riprogrammare la disputa della Coppa.
Le ricordo che sarebbe il secondo anno di fila che non godremmo di questo traguardo dopo sforzi e sacrifici e dopo averlo conquistato sul campo.
Non le nascondo che quest’anno si sta per concludere ed è stato portato avanti per impegno morale verso tutti i nostri tesserati; richiamo a una moralità anche in questa circostanza.
Non le nascondo nemmeno che disputare una competizione come la Coppa Italia era l’unico stimolo che in un’annata come questa trovavo, forse perché era un qualcosa che l’anno prima avevamo conquistato e vissuto con i nostri tifosi, per l’entusiasmo che si era creato in città per l’evento, pronta come sempre a seguirci e sostenerci in quel di Ravenna, ma poi tutto sappiamo tutti com’è andata, tutto vanificato dall’arrivo della pandemia.
Le ricordo altresì che per noi presidenti un’annata sportiva non costituisce una ricchezza in denaro, ma di emozioni e personalmente l’emozione più grande è condividere emozioni con la nostra gente.
Per questo chiedo di non privarmi dell’unico stimolo che oggi ho e se possibile rendere onore alla nostra società posticipando la competizione per consentire a chi ha conquistato e meritato un traguardo di poterne fare vanto.
Spero che quanto richiesto sia preso in considerazione, io ci provo, anche perché se oggi siamo qui è per averci provato sempre.
Cordialmente Saluto."