La presentazione di James Nunnally dalla sede di AX Armani Exchange Milano, al Mediolanum Forum d’Assago.
SUL SUO IMPATTO IN EUROLEAGUE
«Non sento pressione, l’ho conosciuta nelle due stagioni al Fenerbahce. Sono qui per aiutare, arrivo da una situazione vincente, quindi so che non è una questione di singoli, ma di squadra. E io voglio aiutare la squadra a centrare i suoi obiettivi».
SULLA CRESCITA COME GIOCATORE
«La stagione chiave è stata quella di Avellino. Poi i miei compagni, come gli allenatori, mi hanno aiutato nel percorso di crescita».
SULL’NBA
«Quanto lavori duro, ti impegni tanto in allenamento, e non ti viene riconosciuto, è difficile. Volevo giocare, ed è per questo che sono tornato in Europa. Ma so che a Houston avrei giocato, perchè D’Antoni sa riconoscere. Solo è poi subentrato il lato business dell’Nba, e per questo ho dovuto fare altre scelte».
SU OLIMPIA MILANO
«Ho sentito che avevano bisogno di me, e che potevo essere un incastro importante del puzzle. Più squadre mi volevano, ma essendo stato in situazioni vincenti, ho riconosciuto che qui c’erano le basi per qualcosa di importante».
SULL’ENTRATA IN CORSA IN UN SISTEMA
«Basket è basket, a prima vista mi sembra che non sarà così difficile entrare nel sistema. Ma lo capirò meglio dopo le prime partite».
SUL PASSAGGIO DA AVELLINO AL FENERBAHCE
«Nelle grandi squadre tutti devono sacrificare un po’ di sè stessi. E’ quello che farò anche a Milano da domani».
SU SIMONE PIANIGIANI
«Mi ha detto di essere James Nunnally, questo è quanto mi ha chiesto».
SU MIKE D’ANTONI E MILANO
«Non gli ho chiesto consigli. Ma quando gli ho detto di Milano, mi ha confermato il suo amore per questa piazza. E’ un grande personaggio».
SULLE CONDIZIONI FISICHE
«Io sono in grande forma. Mi sono sempre allenato tantissimo».
SUI COMPAGNI DI SQUADRA
«Sono tutti bravi, sono impressionato da tutti».
SU HOUSTON
«Il primo pensiero, James Harden. La prima partita che ho giocato lì ha segnato 58 punti…».
SULLE PRIME IMPRESSIONI DI MILANO
«Abbiamo una squadra di grande talento, dove tutti vogliono competere al massimo livello possibile. Nel finale di stagione possiamo fare qualsiasi cosa».
SUI PLAYOFF DI EUROLEAGUE
«Tutto è possibile».
SULLA VITTORIA IN EUROLEAGUE
«Ci devi credere, e bisogna giocare tutti insieme. Sacrificio, in attacco e in difesa. Di tutti».
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