Italiane nelle Coppe 2022/23: a oggi, certezze solo per Milano e Virtus Bologna
Ipotesi e scenari in ottica qualificazioni alle prossime Coppe Europee
La vittoria della Virtus Bologna in Eurocup ha portato il primo verdetto relativo alle Coppe Europee 2022/23 per le squadre italiane: le Vu Nere saranno infatti certe di partecipare all’Eurolega 2022/23 e – stando alle regole attualmente in vigore – a quella 2023/24 in caso di qualificazione ai Playoff europei nella prossima stagione. Ma quale sarà la situazione nelle altre competizioni?
Vale innanzitutto ribadire un principio: da anni in Italia la prassi è l’adesione volontaria alle coppe, in base ai posti riservati per il nostro paese. La classifica finale di Serie A (quella successiva ai Playoff) serve a determinare la “priorità” di scelta. Nel 2021/22 l’Italia ha potuto contare su 3 posti in Eurocup, 3 (di cui 2 ai gironi) in Champions League e 1 in FIBA Europe Cup.
Eurocup rappresenta il discorso più interessante, dato che ai tempi iniziali della riforma – il 16 aprile 2021 – era stato annunciato un format a 20 squadre (da 24 di ipotesi iniziale) con un massimo di 16 partecipanti con licenza triennale e 4 con wild card o accesso via campionati nazionali. Non è mai stato indicato ufficialmente da parte di Euroleague Basketball chi, delle 20 partecipanti nel 2022/23, abbia goduto di tale licenza triennale.
Uscendo dal discorso licenze, stando una situazione ignota, e ragionando su tre posti per l’Italia (in passato il nostro paese ne ha avuti anche quattro, e parliamo di una competizione dove nel 2021/22 ha giocato una sola squadra russa), ci potrebbero essere due posti disponibili data la “promozione” della Virtus, il posizionamento di Venezia e la stagione deludente di Trento. Un nome potrebbe essere Brescia, sempre con ECA nelle sue precedenti esperienze europee, ma tra le partecipanti ai Playoff anche Reggio Emilia può annoverare un passato importante nella competizione (semifinalista 2018). Da comprendere la situazione di Tortona, forte candidata a un posto in Europa grazie al 4° posto in Regular Season.
In Basketball Champions League l’Italia è reduce da una stagione complessivamente deludente (solo Treviso ha passato la prima fase), e il nostro paese è attualmente al 9° posto nel ranking della competizione che viene utilizzato per ripartire i posti. Potrebbe comunque esservi una conferma dei tre posti (due ai gironi, uno per i preliminari) avuti nelle ultime due stagioni (solo due squadre, invece, nel 2019/20). Possibile la partecipazione di Sassari, da valutare chi potrebbero essere le altre due. In questo senso da tenere in attenzione la situazione di Treviso e Brindisi, entrambe fuori dai Playoff in Italia – circostanza non vista favorevolmente da FIBA – ma presenti alle Final Four di BCL lo scorso weekend a Bilbao. I trevigiani per accompagnare Giordano Bortolani, vincitore del premio come miglior giovane della competizione, mentre i pugliesi erano rappresentati dal GM Tullio Marino, che ha assistito alla cerimonia di premiazione del sabato e alle finali della domenica. In occasione dell’incontro con i media, il CEO di BCL Patrick Comninos ha confermato la possibilità, da parte del board della competizione, di assegnare fino a quattro inviti per stagione a squadre d’interesse da includere nella competizione. Tale possibilità ha permesso l’ammissione, senza alterare gli “spot” per paese nel 2021/22, di squadre come Darussafaka, Galatasaray e Unicaja Malaga (le ultime due fuori dai Playoff in Turchia e ACB).
Chiudiamo con la FIBA Europe Cup: l’Italia – al netto di “retrocessioni” dalla BCL – raramente è andata oltre la singola partecipante (eccezione nel 2018/19 con Varese e Sassari, ma la Dinamo partì dai preliminari) e quest’anno non dovrebbe fare eccezione. Nelle scorse settimane sui media si è registrato l’interesse di Varese, che ha chiuso la stagione in Italia al 12° posto.