L’Italia del Poz cede solo all’overtime
Una Italia stoica rimane aggrappata alla Spagna di Scariolo per 40 minuti con un grande Mannion, ma all’overtime gli iberici conquistano i due punti
PESARO – Peccato davvero: l’Italia perde solo all’overtime contro la Spagna campione d’Europa di Scariolo nella gara valida per le qualificazioni mondiali, dove le due squadre, entrambe presentatesi senza molti big, alla palla due comandavano appaiate il girone L. La Vitrifrigo Arena di Pesaro accoglie gli azzurri dopo 11 anni con una cornice da tutto esaurito: 10000 tifosi festanti e pronti ad applaudire i propri beniamini. Tra essi tanti Vip, tra cui spicca la medaglia d’oro olimpica Gianmarco Tamberi e il neo campione mondiale di MotoGp Pecco Bagnaia, grande appassionato di basket, assieme alla leggenda Valentino Rossi. Pozzecco parte con Spissu, Petrucelli, Vitali, Ricci e Tessitori. Scariolo risponde con Salvo, Brizuela, Saiz, Diaz e Parra. Spagna subito autoritaria in avvio con Brizuela e Saiz. Diaz pressa Spissu dalla rimessa, ma è Petrucelli a tenere a galla gli azzurri. Scariolo getta il 18enne Nunez nella mischia sul 9-13 iberico. La Spagna prende il largo: 9-17 a 2’52" e time-out immediato di Pozzecco. Una stoppatissima di Biligha scalda il pubblico, ma l’Italia continua ad arrancare. Mannion prova a dare la scossa. Ma la Spagna è inesorabile: un gioco corale dove non si vede differenza tra chi entra e chi esce dal campo. Severini entra e piazza la tripla del -4 al termine del primo quarto rendendo meno pesante il passivo: 18-22. Si torna in campo con la Spagna a rallentare il ritmo e colpire con Yusta e Bassas. 20-26 a 6’15". La partita vive di sprazzi da ambo le parti. Adesso è Tessitori a farsi largo sotto canestro. Spissu con 5 punti consecutivi riporta gli azzurri in parità (32-32) e questa volta è Scariolo a fermare tutto con il minuto di sospensione a 1’59". La Spagna si rianima con Diaz e Sima e torna davanti al termine del primo tempo: 33-36. Si torna in campo e la Spagna ricomincia a tessere la sua tela. Diaz si attacca a Spissu togliendogli ossigeno e idee. Gli arbitri con qualche fischio a favore degli ospiti, smuovono dal torpore i tifosi. 38-45 a 5’49". Ancora -4 per gli azzurri a 5’10" (41-45), ma gli ospiti tornano subito in controllo. Ci vuole il quintetto difensivo azzurro con Pajola e Biligha sul campo per tornare ancora a contatto (47-50 a 2’). 49-55 al termine del terzo quarto. Gli azzurri tentano l’ennesima rimonta: Severini. Mannion e Baldasso sorpassano con un perentorio break di 10-2 (59-57 a 7’30"). Il fallo tecnico a Mannion per proteste rovina l’inerzia italiana. Dopo tre minuti di errori da ambo le parti, Ricci da tre punti piazza il +4 azzurro (62-58). Ma Fernandez, sin qui il migliore dei suoi riporta ancora tutto in parità (62-62). A 1’43" è ancora +1 Spagna (65-66). Sbaglia Mannion da 3 punti, ma dopo un libero di Saiz, è Spissu a metterla da dietro i 6,75. 68-67 a 35". Fernandez, sempre lui risponde ancora da 3 punti. 68-70 e ultima azione in mano Italia. Segna Mannion in penetrazione a 9". E’ 70-70. Parra sbaglia il gancio in avvicinamento ed è overtime. Fernandez ricomincia da dove aveva lasciato. Biligha con un 2+1 non molla un centimetro. Mannion è superlativo, nonostante gli iberici continuino a segnare sempre. 82-82 a 1’30". Segna Fernandez ancora in penetrazione, poi sbaglia Spissu in attacco a 24" e inspiegabilmente nessuno fa fallo per fermare l’azione spagnola. Solo a 8" si ferma il tempo, ma il solito Fernandez mette 4 punti tra le squadre dalla linea della carità 82-86. Time out Pozzecco e immediato canestro di Biligha al riavvio. 7" e palla in mano ospite. Fallo Baldasso su Brizuela a 5.4". Lo spagnolo segna entrambi i liberi e la partita termina 84-88 per la squadra di Sergio Scariolo. Azzurri che escono comunque a testa altissima.