Il saluto di Sandro Santoro: “Una grande avventura: grazie Brescia!”
“Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con me questa grande avventura, un progetto così importante come quello di Brescia non si poteva costruire individualmente”
“Ringrazio tutti coloro che hanno condiviso con me questa grande avventura, un progetto così importante come quello di Brescia non si poteva costruire individualmente. Porterò sempre con me tutte le soddisfazioni e le emozioni che abbiamo raccolto in questi anni trascorsi insieme”. Queste le parole di Sandro Santoro, che nella sede operativa di Pallacanestro Brescia ha voluto inviare il proprio pensiero, il proprio saluto e il proprio ringraziamento al termine della sua avventura come direttore generale del club biancoblu, chiusa dopo sei stagioni ricche di grandi successi e soddisfazioni.
“Ho cercato di mettere a disposizione tutte le mie qualità, in particolare quella relativa alla comunicazione, nella costruzione dei rapporti che ho instaurato negli ultimi sei anni – il primo pensiero di Sandro Santoro -. Tutto quello che è stato fatto, non poteva essere realizzato individualmente: è stato fondamentale saper scegliere chi doveva occuparsi della gestione sportiva, ma anche di tutte le relazioni pubbliche, che sono una parte importante dell’attività di un club. Tutte le soddisfazioni che abbiamo raccolto rappresentano un bagaglio di straordinaria emozione, frutto del lavoro quotidiano”.
“Ringrazio tuti coloro che hanno condiviso con me questa grande avventura – prosegue Santoro -. Parlo di Graziella Bragaglio, Matteo Bonetti, Faustino Ferrari e Mauro Ferrari, che si è assunto una grande responsabilità nel momento in cui il percorso doveva ricevere impulso e coraggio in un periodo di particolare difficoltà. Ringrazio indistintamente tutti gli allenatori che hanno condiviso con me questo percorso straordinario, tutti gli assistenti e i giocatori, molti dei quali hanno mostrato il loro grande spessore umano”.
“Ringrazio tutti i miei collaboratori – conclude il dirigente biancoblu -: sono convinto che nulla si possa costruire individualmente. Ci siamo posti di fronte alla città con tutta la passione che avevamo e credo che questa sia stata apprezzata. Ringrazio tutti i tifosi bresciani, a cominciare dagli Irriducibili, che sono una componente essenziale del nostro progetto, ma anche tutti i tifosi e gli appassionati di basket della nostra città. Ringrazio gli sponsor, che nell’arco di questi sei anni hanno creduto alle parole che abbiamo pronunciato con verità e passione. Ringrazio le Istituzioni, in particolare il sindaco Emilio Del Bono: il PalaLeonessa rappresenta la prova del fatto che sia una persona speciale, amante dello sport della sua città, e non è una cosa così scontata. Infine, porto i saluti della mia famiglia: siamo stati bene, non dimenticheremo. Grazie di cuore!”
L’ultimo pensiero riguarda l’immediato futuro della squadra bresciana: “In vista della nuova stagione, la cosa che mi piacerebbe osservare è che si continui a perseguire la capacità di saper stare insieme. Trovare costantemente, giorno dopo giorno, il piacere dello stare insieme. È qualcosa che deve partire dalla società, perché è da qui che è stato trovato lo spunto migliore per raggiungere i risultati che resteranno scritti nella storia sportiva di questa città. Ciascuno porta il proprio mattone e ogni mattone è diverso: ognuno porta il suo, in quel mattone ci sono tante sfaccettaure. che, unite insieme alle altre, creano un progetto vincente”.
Accanto a Sandro Santoro c’era Graziella Bragaglio, presidente di Pallacanestro Brescia: “Innanzitutto porto i saluti di Mauro Ferrari, del Consiglio di Amministrazione e di Faustino Ferrari. Con Sandro abbiamo passato sei anni di lavoro, condivisione, piacere, sofferenze, lotte. Abbiamo fatto grandi cose. Salutiamo un professionista ma siamo consapevoli di perdere un grande uomo, che ha sempre lavorato con onestà, sincerità e capacità di mediare, dotato della facoltà di calmare gli impulsi fuori dal campo. Mancherà molto il suo modo di fare e il suo modo di comunicare, che testimonia tutta la passione che ha sempre messo nel nostro meraviglioso progetto”.