Il Pistoia Basket 2000 costruisce il proprio futuro con «The Wall»
L’area consta in 385 metri quadrati di superficie di parte ricettiva, 435 metri quadrati di parte commerciale e 7500 metri quadrati di terreno. Spazi importanti dove sorgerà la «casa» dell’Academy e, in generale, del mondo che ruota attorno alla pallacanestro pistoiese
Nella splendida cornice della serra di Toscana Fair, davanti a oltre 250 invitati tra istituzioni politiche e sportive, soci, sponsor e consorziati, il Pistoia Basket 2000 e il Consorzio Pistoia Basket City hanno presentato due importanti novità che riguardano il presente e il futuro del club biancorosso: da un lato l’acquisizione di un complesso immobiliare per la realizzazione di una nuova «casa» per il settore giovanile e non solo, dall’altro il tanto atteso lancio dell’operazione «The Wall», prima nel suo genere per il mondo del basket italiano, che darà a tutti la possibilità di acquisire una piccola quota del capitale sociale.
Presenti, tra gli altri, il presidente di Lega Nazionale Pallacanestro Pietro Basciano, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, i consiglieri regionali Federica Fratoni e Alessandro Capecchi, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi. Ma anche molti altri ospiti d’onore, tra cui Fabrizio Tesi (legale rappresentante del title sponsor Giorgio Tesi Group), Elisa Maltinti (figlia dell’indimenticato presidente Roberto) e due campioni senza tempo come Giacomo Galanda e Gregor Fucka. Tutti hanno applaudito a più riprese le gesta sportive dei protagonisti in maglia biancorossa che si sono alternati sul palco: dal direttore sportivo Marco Sambugaro a coach Nicola Brienza e capitan Gianluca Della Rosa, che da domenica saranno impegnati nei quarti di finale dei playoff di serie A2 che vedranno la Gtg Pistoia sfidare Cento; dal presidente del Pistoia Basket Academy Stefano Della Rosa al responsabile tecnico Cristiano Biagini, i due motori del settore giovanile biancorosso che tanto bene ha fatto finora (sei giocatori dei dieci della prima squadra provengono dal vivaio) e che avrà un ruolo sempre più strategico per il club.
Un’importanza, quella del settore giovanile, dimostrata nei fatti con l’acquisizione di un complesso immobiliare in località Pieve a Nievole, destinato a ospitare, tra le altre cose, la nuova foresteria biancorossa. L’area consta in 385 metri quadrati di superficie di parte ricettiva, 435 metri quadrati di parte commerciale e 7500 metri quadrati di terreno. Spazi importanti dove sorgerà la «casa» dell’Academy e, in generale, del mondo che ruota attorno alla pallacanestro pistoiese. Il tutto grazie a un progetto – al momento in fase di definizione – che prevede la ristrutturazione dei locali adibiti all’alloggio e alla ristorazione, nonché la costruzione di campi da gioco, aree per l’allenamento e molto altro. Un centro sportivo, insomma, su cui poggiare le basi del futuro.
«Come società abbiamo deciso di investire in questo immobile, grazie al finanziamento dei soci e del Consorzio – chiosa Massimo Capecchi, presidente del Pistoia Basket 2000 – qui vogliamo costruire un nuovo polo sportivo per contribuire allo sviluppo del nostro settore giovanile e non solo. Una mossa che riteniamo fondamentale per continuare a far progredire il club, anche fuori dal parquet». «Vogliamo dare continuità al grande lavoro che il settore giovanile sta facendo – gli fa eco Antonio Caso, socio storico e consigliere d’amministrazione del Pistoia Basket 2000 – così facendo potremmo dare una casa e uno spazio anche agli atleti che provengono da fuori città, con la prospettiva di ospitare anche i camp nella stagione estiva e molte altre attività. Un asset fondamentale per il nostro futuro».
Per costruirlo, banalmente, servono dei mattoni. E i mattoni saranno anche quelli della «The Wall», neonata società benefit che permetterà il coinvolgimento del pubblico all’interno del Pistoia Basket 2000. Come? Attraverso l’apertura del proprio capitale sociale, tramite l’acquisto di una o più quote da 250 euro cadauna. Coloro che le sottoscriveranno – e alla serata di lancio sono già state registrate tantissime adesioni, 88 per la precisione, prima tra tutte quella di Alberto Peluffo, fondatore del Consorzio – diventeranno così soci di «The Wall» e potranno prendere parte attiva alla vita del club, dando il proprio contributo allo sviluppo futuro della società. Non solo: «The Wall» si occuperà anche del merchandising e di progetti di promozione del basket sul nostro territorio. Sarà possibile aderire a «The Wall» anche in occasione delle prossime sfide casalinghe al PalaCarrara: lo staff sarà presente per tutte le informazioni del caso, la necessaria modulistica e, ovviamente, il mattone, simbolo del contributo fattivo alla causa biancorossa.
«Questa operazione mi sta particolarmente a cuore – chiosa Francesco Cioffi, presidente del Consorzio Pistoia Basket City, vice presidente del club e "motore" dell’operazione The Wall – stiamo lavorando da tempo a questo progetto, con l’obiettivo di creare il massimo coinvolgimento intorno al basket pistoiese e a tutto il mondo biancorosso. Per farlo abbiamo ideato un nuovo soggetto giuridico, The Wall srl benefit. Si tratta di una società di capitali, che ha messo insieme due tipi di attività: da una parte il merchandising e la promozione sportiva, dall’altra la possibilità di diventare soci di una società dilettantistica sportiva, proprio attraverso The Wall. Offriamo la possibilità a tutti di portare il proprio mattone, simbolico ma non solo, diventando parte attiva della vita del Pistoia Basket 2000 attraverso l’espressione di un membro del CdA che farà riferimento a The Wall».
«È una bellissima serata, mi fa davvero piacere vedere qui tante persone affezionate alle sorti del Pistoia Basket 2000 – conclude tra gli applausi Massimiliano Granchietti, figura storica del tifo pistoiese, direttore di Agri Vivai e, soprattutto, presidente di The Wall – abbiamo una grandissima tradizione sportiva e stasera aggiungiamo un ulteriore tassello che ci permetterà di portarla avanti e di scrivere un futuro roseo. L’importanza del mattone non sta nel valore economico in sé, va molto oltre. C’è un confine tra possibile e impossibile: con questo progetto noi renderemo possibile l’impossibile. Con questo mattone ci impegniamo per spostare un confine: non è importante la quota, ma far vedere che tutti insieme, uniti, si possono raggiungere grandi traguardi».