Il Media Day della Pallacanestro Brescia
Tra le mura amiche del PalaLeonessa, nel pomeriggio di ieri (ndr) la Pallacanestro Brescia agli ordini di coach Alessandro Magro e del suo staff, è scesa sul parquet per un allenamento aperto agli addetti ai lavori ed anche ai tifosi. 200 circa i tifosi presenti che hanno così avuto l’opportunità di poter rivedere la propria squadra dal vivo. Dopo la sessione di allenamento […]
Tra le mura amiche del PalaLeonessa, nel pomeriggio di ieri (ndr) la Pallacanestro Brescia agli ordini di coach Alessandro Magro e del suo staff, è scesa sul parquet per un allenamento aperto agli addetti ai lavori ed anche ai tifosi. 200 circa i tifosi presenti che hanno così avuto l’opportunità di poter rivedere la propria squadra dal vivo. Dopo la sessione di allenamento abbiamo avuto modo di intercettali e di fare un po’ il punto su questi primissimi giorni di lavoro. Oltre a David Moss (assente giustificato) per controlli clinici, non era presente Nazareth Mitrou-Long visto che non è ancora arrivato a Brescia. Nella giornata di oggi verrano presentati ufficialmente John Petrucelli, Kenny Gabriel e Michael Cobbins (arrivato a sorpresa ieri sera a fine allenamento) e quindi non hanno rilasciato nessuna dichiarazione.
Isac Jenkins – Player Development Coach: «Le persone, lo staff, l’organizzazione e la città sono state incredibili con me. Si respira un clima davvero molto positivo. Abbiamo fatto del nostro meglio per allestire una squadra che possa competere al più alto livello possibile. Ero molto concentrato sull’allenamento, però è stato bello vedere in un periodo come questo (Covid 19) dei tifosi che ti sostengono come hanno fatto loro».
Emanuele Di Paolantonio – Assistente Allenatore: «Abbiamo iniziato da pochi giorni, ma devo dire che fin da subito tutti i ragazzi hanno mostrato grande disponibilità e questo è un buon punto da cui partire. Nel costruire il roster, abbiamo prima scelto la persona e poi il giocatore. Dei nuovi volti abbiamo raccolto più informazioni possibili. Si partirà comunque da un nucleo che già si conosce. Io ed Alessandro abbiamo già avuto la fortuna di lavorare con alcuni di loro e questo ci aiuterà».
Matteo Cotelli – Assistente Allenatore: «Ormai sono un veterano… (ride ndr). Scherzi a parte, devo dire che ho visto un Alessandro cresciuto molto dal punto di vista della gestione della squadra e dello staff. Credo che i due anni che ha fatto all’estro da capo allenatore gli siano serviti molto. Rispetto a prima credo che abbia acquisito una visione più completa, rispetto a quello che avevo lasciato tre anni fa. Sono davvero molto contento del ritorno di Lee Moore e di Tommaso Laquintana, perchè daranno una grossa mano ai nuovi per capire il contesto in cui sono arrivati e trasmettere ai compagni quello che sta intorno al mondo della Pallacanestro Brescia. Sono due aggiunte molto preziose che si aggiungono all’esperienza di Moss, Burns e Parrillo. Non abbiamo avuto la possibilità di fare le coppe, ma direi di guardare il bicchiere mezzo pieno. La coppa è come un frullatore, quando sei dentro ti assorbe molto, noi invece possiamo concentrare tutte le energia solo sul campionato».
Roberto Iezzi – Preparatore Atletico: «Ho trovato i ragazzi molto bene, con grande entusiasmo. Tutti si sono fatti trovare molto pronti. Ad esempio molti di loro sono arrivati prima per lavorare individualmente così da essere ancora più pronti in vista di questa prima settimana di lavoro. Sono davvero molto soddisfatto di come si stanno approcciando al lavoro i ragazzi. Giocare una sola volta alla settimana, ci permette di lavorare su più aspetti possibili e di arrivare con più freschezza. La preparazione è molto individualizzata, ognuno segue il proprio percorso. Sono molto contento di tornare in Italia dopo tre anni, è qualcosa di emozionante. Oggi è stato davvero bello vedere i nostri tifosi».
Amedeo Della Valle – Guardia: «Torno nel campionato italiano e Brescia con maggiore esperienza e sono contento di questo. Le mie caratteristiche sono quelle di fare canestro ed è che quando uno è in fiducia riesce a farlo meglio. L’allenatore mi permette di prendermi tutti i tiri che voglio quando sono aperto e di questo sono contento. I compagni conoscono le mie caratteristiche ed è chiaro che essendo al centro del progetto, mi sento delle responsabilità che quindi si tramutano poi di prendersele sul campo. L’importante è divertirsi, perchè se sei triste le partite non si vincono. Durante una stagione è normale che ci siano dei momenti di up and down, ma dovremo essere capaci di uscire dai momenti difficili a testa alta. E’ importante fin da subito creare la giusta chimica di squadra. In questo momento ci sono tanti giovani ed io sono uno dei più “veterani”, quindi devo fare da collante a maggior ragione visto che sono italiano. Ci stiamo allenando bene, siamo tutti convinti di questo progetto e l’aver cominciato così presto può essere solo un vantaggio».
Christian Burns – Ala/Centro: «Sono veramente contento di essere tornato qui a Brescia dopo la piccola parentesi con Napoli. Ci sono dei giocatori importanti e tutti stiamo lavorando per raggiungere lo stesso obiettivo. Con il coach ho un grande rapporto, fin dai tempi della mia prima avventura qui. In Italia giocherò spesso da pivot, ma se ci sarà bisogno nel di ruolo di 4 darò il mio contributo».
Salvatore Parillo – Play/ Guardia: «Sono molto contento del lavoro che abbiamo fatto. Al di là dell’impegno individuale che ognuno di noi sta mettendo in campo, è stato proprio l’approccio che abbiamo avuto ognuno nei confronti dell’altro. Abbiamo cercato subito di creare un bel gruppo e vede tanti ragazzi che hanno voglia di fare e di stare insieme. C’è un mix di gioventù ed esperienza, questi possono essere due ingredienti che possono creare un cocktail esplosivo. Dobbiamo essere capaci di fare sempre le scelte giuste, perchè abbiamo le qualità di toglierci le soddisfazioni. Il nostro obiettivo è quello di far bene ed avere una sola partita alla settimana può essere solo un vantaggio».
Tommaso Laquintana – Playmaker: «Sono davvero molto felice di essere ritornato a Brescia. Tutti sanno quanto sono legato a questa città, ai tifosi e a questa maglia. Oggi essere tornato in questo palazzetto con i nostri tifosi è stato un’emozione indescrivibile. Speriamo di rendere orgogliosi i tifosi e la società con risultati importanti. Già dai primi allenamenti si è visto un gruppo coeso che pensa prima per il bene della squadra».
Alessandro Magro – Coach: «Considero questa nuova avventura a Brescia un’opportunità. Ho lasciato Brescia non per mia volontà, ma credo che stata un fortuna il fatto che ci sia stato questo tipo di percorso. Come dice Steve Jobs: “Si può connettere i puntini solo guardando all’indietro”. Il fatto di essere andato via, mi ha dato la possibilità di far esperienze diverse, di stare due anni lontano dall’Italia e dalla mia famiglia. E’ stata un’esperienza impagabile. Ovviamente quando è arrivata la proposta di essere il capo allenatore in Serie A sono stato molto felice, perchè era il sogno che custodivo da bambino. Ho avuto l’opportunità di poter scegliere la squadra e lo staff, non sempre si ha questa fortuna. Dall’altra parte hai tanta responsabilità, qualora le cose non dovessero andare bene. Il ruolo dell’allenatore è anche questo. Mi voglio però tutelare, circondandomi di persone di cui mi fido. Non ho la presunzione di sapere e di fare tutto da solo. Credo che questa sia una realtà imprenditoriale dove la gente se ha quello che ha è perchè si alza la mattina presto. La gente qui lavora. Se alla fine della giornata avremo dato tutto quello che abbiamo, avremo lavorato seriamente, poi dovremo alzare la testa e vedere se gli altri sono stati più bravi di noi. Quello che non sopporterei è avere rimpianti. Non mi piace quando si perde senza lottare».