Hickey dominante, Cantù spietata nel secondo tempo ed Urania battuta 97-84
La doppia-doppia del play guida la squadra di Cagnardi nella netta vittoria esterna nel derby lombardo
Si conferma capolista Cantù, vittoriosa all’Allianz Cloud nel derby contro l’Urania, 97-84 il finale davanti a 3368 spettatori (record per i Wildcats). Dopo un primo tempo equilibrato gli ospiti accelerano nel terzo quarto, ottime percentuali e difesa forte per conquistare la quinta vittoria in campionato. Milano parte bene, non basta un inizio fantastico di Potts e pesa la serata disastrosa di Amato (zero punti con -9 di valutazione). L’Acqua San Bernardo ha 5 uomini in doppia cifra e si gode la clamorosa prova da 22 punti e 13 assist dell’MVP Hickey.
Difesa subito acrigna per la squadra ospite, Potts e Lupusor la scardinano dalla distanza e l’Urania è avanti 9-6, con Bucarelli subito caldo a siglare la parità dopo quattro minuti di gioco. Potts vede con costanza il canestro, Young fa 2+1 e schiaccia in contropiede servito dall’ottimo Hickey (già quota 4 assist). Burns allunga, Severini reagisce e dopo il secondo fallo del lungo USA di coach Cagnardi si scatena Landi, bomba e +4 a tabellone. Dalla lunetta Cantù chiude l’11-0 subito, Montano non sbaglia in transizione con l’arresto e tiro da tre ed in penetrazione fissa il punteggio sul 29-19 di fine primo quarto.
Gli animi si scaldano sul parquet e sugli spalti, Hickey e Burns costringono Villa a chiamare timeout ed alle triple di Montano è l’ex Olimpia a rispondere puntualmente, 35-32 al 14′. Amato pesca Lupusor sul taglio, Bucarelli brucia la retina ed Hickey in solitaria fissa la nuova parità a metà secondo periodo. Al momento giusto Potts si rivede in attacco con 9 punti in fila, Piunti lotta sotto i tabelloni ma l’Acqua San Bernardo resta in scia, merito di Nikolic. Young torna in campo e subito si fa notare con l’imponente tap-in e la tripla che vale il sorpasso, Potts raggiunge quota 19 punti (5/6 dall’arco) e la prima metà di sfida va in archivio sul 51-51.
Severini in attacco e Bonacini in difesa protagonisti nei primi possessi del secondo tempo, Bucarelli realizza di tabella e Young lo segue a ruota, tripla dall’angolo prima e frontale poi per il +6 ospite. Milano è sfortunata con qualche dentro-fuori ma non molla la presa, Cantù tenta l’allungo con i tiri liberi toccando il +9 ma ci pensa il principe Montano a ridare ossigeno ai suoi, con la giocata da 4 punti. Nikolic inchioda servito dal no-look di Hickey (doppia-doppia per lui e doppia cifra di vantaggio), la Wegreenit fa enorme fatica al tiro e Cantù non perdona, scappando lontano sul +15. Landi e Montano non vogliono alzare bandiera bianca, gli avversari restano però in controllo 80-66 a dieci minuti dalla sirena.
La squadra di Villa prova a ridurre il gap ma Hickey non ci sta, le energie calano per i padroni di casa e così Cantù può amministrare il largo margine, in un momento del match in cui non si segna praticamente mai. Il play ex Hapoel lascia il campo tra gli applausi sul +17, Potts fa 3+1 (primo canestro della ripresa) ma Young spegne le ormai risicate speranze di rimonta milanesi. Il -10 arriva troppo tardi, Bucarelli mette la definitiva parola fine sul derby e Cantù sbanca Milano 97-84, quarta vittoria per gli uomini di Cagnardi e terza sconfitta in campionato per l’Urania.
Milano: Potts 24, Piunti 4, Lupusor 4, Montano 23, Landi 12, Bonacini 5, Severini 12
Cantù: Baldi Rossi 2, Berdini 2, Nikolic 22, Bucarelli 19, Hickey 22, Burns 10, Young 20