Henry Sims: Ecco Simsity, il diario di bordo della mia vita

Il blog del centro della Fortitudo Pompea Bologna

Da: henrysims.it, il blog del centro della Fortitudo Bologna.

Le mie giornate, le trasferte condivise con i compagni e i tifosi; le partite, le vittorie e le sconfitte, i buoni propositi e i rimpianti: di questo, e molto altro, vi racconterò in Simsity, il diario di bordo della mia vita. Ah, ovviamente a ritmo di musica. La mia musica.
In questo episodio vi parlerò dei miei primi mesi a Bologna con la Fortitudo: club per cui lotto, tifosi che ammiro, città che amo.

Perché #Simsity?

#Simsity è Henry a 360°. Sims sul parquet ed Henry fuori dal campo. È quella parte di Sims che non vedete sul rettangolo da gioco e quella parte di Henry che vive la propria quotidianità fuori dalla palestra. Simsity è quel bagaglio sempre aperto di esperienza che mi porta a imparare dagli errori del passato e a voler alzare sempre di più l’asticella nelle sfide che affronto, con la determinazione per superare giorno dopo giorno e stagione dopo stagione i miei limiti: così come ho fatto in questi primi mesi di Fortitudo…

Metto le cuffie, le collego al telefono, seleziono Tana Talk 3 di Benny The Butcher dalla mia playlist, l’album che ho ascoltato più frequentemente da quando sono a Bologna e inizio a raccontarvi la mia esperienza bolognese.

Sono passati 4 mesi dal mio arrivo a Bologna: una città nuova, compagni nuovi e un’avventura stimolante in uno dei club più importanti della pallacanestro italiana, supportato dalla tifoseria più calorosa che abbia mai visto. Sono rimasto impressionato lo scorso maggio, quando giocavo con la Virtus Roma e ho affrontato i campioni del Girone Est al PalaDozza nell’ultima gara della stagione; poi, ironia della sorte, ho iniziato quest’anno sportivo proprio con la Fortitudo.

Nella carriera di un giocatore professionista, uno dei momenti più difficili è il trasferimento da una squadra all’altra, da una città all’altra, con la voglia di fare meglio dell’anno precedente e con l’incertezza di un nuovo percorso, ma con la consapevolezza di dover dimostrare sempre il proprio valore a chi punta su di te.

#Simsity

 

“Terrò duro e poi avrò ragione” – la frase di Benny The Butcher che risuona nelle mie orecchie. A inizio stagione non potevo aiutare i miei compagni sul campo per via di un infortunio. Recuperare la forma fisica non è facile ed è importante essere forti mentalmente per non mollare; come canta Benny, “l’utopia non mi ha mai dato molto aiuto” nella vita, perciò ho imparato a ottenere i risultati con il sacrificio e il sudore, usandoli come punto di riferimento nei momenti di difficoltà.

Così, dopo l’infortunio, mi sono posto l’obiettivo di rientrare a disposizione dei miei compagni quanto prima e ho iniziato a lavorare con lo staff medico con intensità e dedizione. Il 27 ottobre, dopo 40 giorni di stop, ho fatto il mio esordio stagionale contro Pistoia, davanti a un PalaDozza gremito che ci ha condotti alla vittoria. Mi sono finalmente sentito d’aiuto ai miei compagni.

“In pochi credevano in noi”, eppure stiamo dimostrando il nostro valore in ogni Palazzo dello Sport d’Italia ottenendo dei bei risultati, come per esempio la vittoria contro l’Olimpia Milano e un girone di andata che ci ha visti lottare per le prime otto posizioni della LBA.

 

È appena terminato un anno che per me è stato molto importante, il 2019, prima con la Virtus Roma e il ritorno in Serie A e da agosto con la Fortitudo qui a Bologna. Domenica abbiamo vinto un match importantissimo contro Reggio Emilia trascinati dal nostro pubblico e ci siamo qualificati alla Zurich Connect Final Eight 2020, raggiungendo il primo obiettivo di quest’anno. Forza Fortitudo!

Nel prossimo episodio di #Simsity vi racconterò di come ho iniziato il 2020. C’mon!