Hack-a-Drummond. La scelta di Joe Mazzulla fa discutere
Nel recente confronto dell’In-Season Tournament tra i Boston Celtics e i Chicago Bulls, i Celtics hanno adottato una strategia controversa
Nel recente confronto dell’In-Season Tournament tra i Boston Celtics e i Chicago Bulls, i Celtics hanno adottato una strategia controversa, nota come “Hack-a-Drummond”, per mantenere il loro ampio vantaggio.
Questa tattica, che prevede di commettere fallo intenzionale su un giocatore con una bassa percentuale ai tiri liberi, in questo caso Andre Drummond dei Bulls, ha suscitato reazioni contrastanti.
Joe Mazzulla, allenatore dei Celtics, ha difeso la scelta, sottolineando l’importanza di preservare il vantaggio di 32 punti. “Abbiamo valutato che era la strategia migliore per garantirci la vittoria,” ha dichiarato Mazzulla.
Dall’altra parte, il coach dei Bulls non ha nascosto il suo disappunto per la scelta dei Celtics. “È una tattica legale, ma lascia un retrogusto amaro,” ha commentato, evidenziando come questa mossa abbia influenzato il ritmo e l’andamento della partita.
Jaylen Brown dei Celtics ha espresso il suo punto di vista: “In queste situazioni, dobbiamo fare ciò che è meglio per la squadra e per la vittoria.”
Il confronto tra i due allenatori ha evidenziato le diverse filosofie e approcci al gioco. Mentre Mazzulla ha puntato sulla strategia per assicurarsi il successo, il coach dei Bulls ha messo in luce l’importanza del fair play e del rispetto per l’avversario.
Questa partita e la sua controversa tattica potrebbero avere implicazioni future sulle regole e sulle strategie adottate nelle competizioni, stimolando un dibattito sull’etica sportiva e sulle regole del gioco.