Golden State Warriors, il pubblico fischia. Curry: “Capisco”. Thompson: “Non mi interessa”

I Golden State Warriors sono stati fischiati al Chase Center nel corso della pesante sconfitta con i New Orleans Pelicans

I Golden State Warriors sono stati fischiati al Chase Center nel corso della pesante sconfitta con i New Orleans Pelicans.






I fischi sono iniziati presto, quando i Pelicans si sono portati in vantaggio di 19 punti grazie ad alcuni tiri da tre aperti. E’ la seconda volta che succede.


Steph Curry, Klay Thompson e Kevon Looney ne hanno parlato durante la conferenza stampa post-partita. Le reazioni sono state diverse.


“Non so nemmeno cosa dire al riguardo perché non voglio essere prigioniero del momento e capisco”. Ha detto Curry ai giornalisti. “Non c’è nulla per cui esultare, quindi è ovvio che chi esulta è anche chi fischia. Non la prendo in un determinato modo. Onestamente, nella mia testa sto fischiando me stesso, fischiando la nostra squadra per il modo in cui stiamo giocando. Le cose stanno così, i tifosi reagiscono come vogliono. Il nostro compito è quello di dare loro qualcosa per cui esultare e non l’abbiamo fatto”.


Klay Thompson è stato incredibilmente schietto quando gli è stato chiesto come ha gestito i fischi: “Non mi interessa”, ha detto Thompson. “Dovrei perdere il sonno per questo?”.


Looney ha adottato una linea simile a quella di Curry, comprendendo che la frustrazione dei tifosi è giustificata dal modo poco brillante in cui i Warriors hanno giocato in questo periodo turbolento della stagione.


“È uno schifo, ma abbiamo giocato come se ce lo meritassimo, quindi non possiamo arrabbiarci”. Ha dichiarato Looney ai giornalisti. “I tifosi ci tengono in grande considerazione, noi abbiamo creato uno standard elevato qui, quindi dobbiamo andare in campo e competere e giocare meglio. Abbiamo il talento e i pezzi per essere migliori e dobbiamo andare là fuori e dimostrarlo”.


Con gli infortuni di Chris Paul e Gary Payton II e le conseguenze della sospensione a tempo indeterminato di Draymond Green, i Warriors stanno lottando per trovare anche solo un minimo di continuità nelle ultime settimane, con l’ultima sconfitta che li ha fatti scendere a 17-20 in questa stagione.


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