Giocare coi cambi, aspettando la Finale di Supercoppa (di Luca Banchi e Massimo Maffezzoli)
Luca Banchi e Massimo Maffezzoli analizzano quali potranno essere le armi tattiche di Olimpia Milano e Virtus Bologna a poche ore dalla finalissima di Supercoppa
Alla vigilia della partita che assegnerà la Supercoppa 2020 sono in compagnia di coach Massimo Maffezzoli insieme al quale abbiamo raccolto dalle due semifinali alcuni spunti che a nostro giudizio potrebbero caratterizzare il piano partita di Milano e Bologna.
Credo sia opinione comune che la difesa di Milano abbia deciso la semifinale con Venezia asfissiando i propri avversari con cambi sistematici, blitz sugli isolamenti, tempestive rotazioni che hanno costretto Venezia a tiri fuori ritmo, spesso contrastati (clip 1) e diverse palle perse.
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Quando poi i cambi sistematici espongono i difensori a gap fisici vicino a canestro (come evidente nella clip 2) ecco scattare raddoppi che costringono gli avversari a liberarsi della palla ripristinando accoppiamenti idonei (Hines dopo il blitz torna a far valere la sua consistenza vicino a canestro).
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L’organizzazione, il tempismo e l’aggressività dei movimenti hanno fruttato recuperi decisivi nel dilatare il vantaggio nel punteggio.
Lo stile difensivo di Milano costringe l’attacco ad alzare il livello della propria esecuzione avendo iniziativa e cura di ogni dettaglio nello spacing, nella tecnica di passaggio e nelle conclusioni.
Venezia è sembrata a tratti ritrovare la fluidità per battere la pressione che sembrava aver smarrito nei primi 20’ riuscendo a mettere in ritmo i propri tiratori (clip 3).
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L’attacco di Bologna arriva alla finale dopo una gara combattutissima contro Sassari che spesso ha adottato scelte difensive analoghe.
Ovviamente il livello di consistenza e densità difensiva della squadra milanese sembra oggi essere forse superiore ma Bologna ha armi per riuscire ad essere comunque efficace.
Nella clip 4 Adams dimostra come una rapida transizione permetta alla sua squadra di penetrare la difesa prima che possa schierarsi ottenendo tiri ad alta percentuale altrimenti difficili da costruire col passare dei secondi.
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Altra clip significativa è la numero 5 dove Teodosic mostra controllo nel riconoscere il primo cambio di Bendzius,provocando grazie ad un altro blocco sulla palla il cambio di Bilan dando tempo ai compagni di "spaziarsi" per poi creare separazione dal palleggio con un movimento molto difficile da contrastare per un centro della mobilità del croato.
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Mantenere equilibrio nell’attacco significa saper alternare a soluzioni in contropiede e tiri dal perimetro anche rifornimento ai lunghi che ,come egregiamente dimostrato da Tessitori nella clip 6, devono essere pronti a far valere il vantaggio fisico fronteggiando il proprio difensore.
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Io e coach Maffezzoli concordiamo sul fatto che potremo assistere ad un match molto interessante senza perdere di vista che gli atleti hanno alle spalle un lungo periodo di de-training, poche settimane di allenamento insieme ma una feroce determinazione di alzare il primo trofeo stagionale.
Buona finale a tutti, alla prossima.
Luca Banchi
Massimo Maffezzoli (www.massimomaffezzoli.it)