Dalle colonne del Corriere di Bologna arriva anche la posizione della GIBA, per bocca del suo vicepresidente Mario Boni.
“I club stanno provando a spiegare ai giocatori che tornare in America, oltre che difficilissimo perché ormai non si vola più, è meno sicuro che stare qui, dove se non altro la sanità è pubblica. La maggior parte l’ha capito, anche chi ha lasciato là i figli. La speranza è che si riprenda a far qualcosa tra 15-20 giorni, a quel punto se qualcuno sarà andato via senza accordi ne risponderà sul piano contrattuale. Speriamo nel completamento della stagione, con qualunque mezzo, anche modificando la formula, accorciando i playoff, giocando tre o quattro volte la settimana. So di società che invece chiedono la cancellazione, con congelamento di retrocessioni e verdetti vari, di solito sono quelle in maggiori difficoltà. Noi invece diciamo che va fatto qualunque tentativo possibile, e non ci tireremo indietro”, ha detto Boni.
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