Gianni Petrucci: Senza un certo numero di spettatori il basket non avrà presente e futuro

Gianni Petrucci, presidente della FIP: Se il Comitato Tecnico Scentifico risponde attraverso gli organismi deputati sempre con un semplice no, perché non dà mai una motivazione?

Andrea Barocci del Corriere dello Sport intervista Gianni Petrucci, presidente della FIP. Ecco alcuni passaggi.


SUL COMITATO SCIENTIFICO


«La Fip, la sua commissione scientifica e la Lega hanno fatto le loro richieste, perché alcune regioni sono disponibili a far disputare le partite con un numero di spettatori limitato, in proporzione alla capienza degli impianti. Ma oggi voglio fare una domanda: se il Comitato Tecnico Scentifico risponde attraverso gli organismi deputati sempre con un semplice no, perché non dà mai una motivazione?»


SUL FUTURO DEL BASKET


«Se la pallacanestro non potrà riprendere con un numero minimo di spettatori, la sanificazione e tutte le certificazioni del caso, non avrà né presente né futuro. Non potrà andare avanti. Gli sforzi degli imprenditori nel nostro sport stanno facendo sono sovrumani in proporzione a quello che ritorna loro dal punto di vista economico. Il basket non è come il calcio che può vivere di ingenti diritti Tv. Possibile che allo sport non si spieghi mai il "perchè no”? Noi chiediamo una percentuale di spettatori rispetto alla capienza degli impianti, con le dovute garanzie dal punto di vista sanitario. La risposta? Ancora non ci hanno risposto. Qualcuno dice che che la federazione e la Lega si devono svegliare: ecco, deve farlo chi lo dice, non noi che siamo sufficientemente svegli»


SULLE ISCRIZIONI IN EXTREMIS DI ROMA E CREMONA


«Rispondo con una domanda: qual è il settore in Italia che può definirsi florido oggi? Perché si parla solo di basket? E’ fisiologico che alcune società spariscano e altre nascano».


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