Gianni Petrucci: Mi insultano, ma ci sguazzo. Banchero? Delusione, ora c’è
Gianni Petrucci, presidente FIP, sul Corriere dello Sport ha parlato dell’eliminazione di Italbasket dalla corsa a Parigi 2024
Gianni Petrucci, presidente FIP, sul Corriere dello Sport ha parlato dell’eliminazione di Italbasket dalla corsa a Parigi 2024 e del suo futuro.
SUL PREOLIMPICO
«Con noi sono rimaste a casa altre grandi squadre: la Slovenia di Doncic, la Croazia, la Lituania, l’Argentina e la Turchia. Siamo dispiaciuti ma il basket di oggi de è sempre particolarmente difficile. Ai giocatori non posso rimproverare niente e Datome si è calato meravigliosamente nel nuovo ruolo»
SUL FUTURO
«Elezioni il 20-21 dicembre all’Olimpico. In questo anni abbiamo centrato due qualificazioni mondiali e una olimpica, nel 2021, a Tokyo. Dove abbiamo chiuso quinti, miglior piazzamento di tutte le squadre azzurre. La gestione globale non è stata così fallimentare come qualcuno vuole far credere»
SULL’ESSERE GIANNI PETRUCCI
«Mi insultano in parecchi ma io sguazzo in queste cose. Penso alla tristezza di quando mi ignoreranno perché vorrà dire che sono finito. Invece della cultura della sconfitta noi siamo alla cultura dell’insulto ma non mi faccio troppi problemi. Né io né Pozzecco abbiamo voglia di dimetterci: dopo l’eliminazione era dispiaciuto, mi ha detto che lui come gli altri ce l’avevano messa tutta, ma è un combattente e non si tira indietro»
SUI NATURALIZZATI
«Banchero per me resta un mistero. È stato lui a scriverci che era interessato a giocare con la nostra nazionale. Il nostro errore quale sarebbe stato? Credere a una cosa che ci aveva scritto? Ora noi non andiamo all’Olimpiade e lui non è stato convocato dagli Stati Uniti. Ora abbiamo Di Vincenzo che vuole venire da noi e sarebbe una bella notizia»