Gianni Petrucci, presidente FIP, ha ripercorso la sua vita su La Stampa nell’edizione di ieri. Ecco tre passaggi.
SULL’INCIDENTE
“Ho incontrato la morte per cinque secondi. Mia moglie mi urlava “frena frena”, ma l’auto sulle strade di casa mia a Valmontone non si fermava. Ho pensato che fosse davvero finita. E sa una cosa? Ero sereno. Ma dopo un volo di quindici metri nella scarpata eravamo ancora vivi. E il telefono funzionava per chiamare i soccorsi. Il Signore ci ha fatto la grazia”
SULLA SUA RIELEZIONE IN FIP
“Se mi hanno rieletto è perché posso fare ancora del bene al basket”
SUGLI ATTACCHI VIA SOCIAL
“Manco li leggo, è gente che non ha nulla da fare”
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