Gianni Petrucci: Dispiaciuto per l’uscita GIBA. Difendere solo lo status quo è sciocco sindacalismo

Gianni Petrucci, presidente FIP, ospite su La Prealpina: Mi fanno tristezza quegli allenatori che, non trovando posto in Italia, affermano che il nostro torneo sia meno competitivo

Gianni Petrucci, presidente FIP, ospite su La Prealpina. Ecco alcune delle dichiarazioni rilasciate a Giuseppe Sciascia.


SU RIFORME E REAZIONI GIBA


«Mi è dispiaciuta quell’uscita della GIBA: non mi sono mai permesso di dire, e mai lo dirò, che non saranno impiegati i giocatori italiani. Ma si può discutere di tutto, compreso questo, valutando di diminuirne o aumentarne le quote. Nessuno oggi può permettersi di affermare che tutto deve rimanere com’è: non ci può limitarsi solo a difendere lo status quo, è una forma sciocca di sindacalismo. Da presidente del CONI fui il primo e l’unico ad affermare che dovevano diminuire gli stranieri; però le società ci mettono soldi ed è giusto sentire anche loro».


SULLA NAZIONALE


«Durante il campionato ci sono sempre quelli che spingono per dire che i giocatori si debbono riposare, ma la considero una bestemmia: mi auguro che tutti rispondano alle convocazioni, ci sono partite difficili come quelle contro la Russia, ma anche il match contro l’Olanda non sarà facile. Il basket ha 215 nazioni al mondo, è seconda come disciplina sportiva soltanto all’atletica leggera: ci sono dieci squadre che possono vincere i campionati d’Europa, più competitivi di un Mondiale».


SUGLI ALLENATORI ITALIANI ALL’ESTERO


«Me l’aspettavo, a dispetto di chi all’estero definisce quello italiano come un campionato di secondo livello. Mi fanno tristezza quegli allenatori che, non trovando posto in Italia, affermano che il nostro torneo sia meno competitivo rispetto a quelli esteri. Le classifiche delle coppe europee, le ultime Olimpiadi e la vitalità della serie A in pieno svolgimento dicono l’esatto contrario: che parlino pure, poi l’Italia sul campo li batte…».


Vai al sito

Potrebbero interessarti

Video