Gianmarco Pozzecco ad Area 52: Io solo motivatore? Mancanza di rispetto verso il mio staff
Gianmarco Pozzecco, ct di Italbasket e reduce dal primo successo da coach di EuroLeague con l’Asvel, è stato ospite di Area 52
Gianmarco Pozzecco, ct di Italbasket e reduce dal primo successo da coach di EuroLeague con l’Asvel, è stato ospite di Area 52. Tra i vari argomenti, anche il concetto di motivatore: «(Tra i motivatori) Carlo Ancelotti secondo me è nettamente il miglior allenatore che ci sia nel mondo del calcio, insieme forse a Guardiola. Ma chiaramente è blasfemia, perché non mi voglio assolutamente paragonare a Carletto Ancelotti».
«Sono un motivatore, che può essere una cosa per certi versi giustificata, se uno chiaramente conoscesse il mio modo di allenare. Sono contento di essere dipinto come un motivatore, però poi colui il quale mi dipinge come motivatore sa cosa faccio sul pick and roll? Qual è la sostanzialmente ormai da un paio di anni il modo in cui le mie squadre difendono? Cosa facciamo sul il pick and roll con il con il classico 5? Cosa facciamo con il 4? Cosa facciamo quando il pick and roll vede coinvolte due guardie? E poi magari cosa fa in attacco? Perché dai la palla spesso in post basso? Insomma, non mi è mai capitato che qualcuno mi chiedesse perché faccio lo stunt. Sostanzialmente c’è questa certezza che io sia un motivatore. Non che mi dia fastidio esserlo, per l’amor del cielo».
«La vedo come una cosa estremamente positiva io adoro il considerarmi eventualmente poi un motivatore perché vuol dire avere empatia, essere empatico, avere intelligenza emotiva… insomma avere delle caratteristiche che mi piacerebbe avere però poi sul campo non è sufficiente. Qualche scelta in campo i giocatori la devono prendere».
«Non è che mi infastidisca, non è il termine esatto. E’ una cosa che non mi fa stare bene e la trovo una mancanza di rispetto nei confronti del mio staff. Uno staff di altissimo livello, uno staff clamoroso».