Giacometti (Village Rent): Mi emoziona la passione del Taliercio e l’unità della tifoseria

Continuano le interviste alle aziende partner dell’Umana Reyer.

Oggi abbiamo avuto il piacere di sentire Michele Giacometti, amico e fondatore di Village Rent (società di noleggio a lungo termine di autovetture), top sponsor orogranata che ha da poco rinnovato il sostegno e la fiducia al Progetto Reyer. Di seguito vi proponiamo l’intervista realizzata insieme.

1) Caro Michele, ci racconti come state vivendo questo momento?

Nonostante un calo dei noleggi nei mesi di marzo ed aprile dovuto al lockdown, abbiamo ripreso l’attività e già dal mese di maggio siamo tornati a regime. Questo ci dà la forza di mantenere un atteggiamento positivo anche perché i dati nazionali legati al nostro settore sono molto incoraggianti. L’azienda, del resto, era in ascesa anche prima dell’avvento del coronavirus grazie all’impegno profuso dal nostro amministratore unico Mauro Rigoni e da tutto lo staff di Village Rent.

2) Cosa significa far parte di questo progetto a cui avete appena rinnovato la fiducia e il sostegno e cosa significa aver rinnovato il contratto in un periodo difficile?

Per noi è un orgoglio essere partner dell’Umana Reyer. Non abbiamo mai avuto alcun dubbio in merito, perché per noi è un vanto essere parte di questa famiglia. Personalmente sono contento di supportare l’amico Luigi Brugnaro che è una delle persone che stimo di più.

3) In attesa che tornino le emozioni sul parquet, ci racconti qual è stato il tuo ricordo più bello legato a Reyer?

Tanti sono i ricordi, mi emoziona sempre vedere quanta passione c’è da parte di tutti al Taliercio e quanto la tifoseria è unita.

Ogni volta che vengo al Palazzetto mi sento immediatamente coinvolto in un’atmosfera magica.

4) Che messaggio vorresti mandare a tutti i tifosi Reyer che leggeranno questa intervista?

Secondo me la prossima stagione potremmo toglierci delle grandi soddisfazioni e puntare nuovamente allo scudetto. Le squadre orogranata meritano tutto il nostro sostegno perché sono toste, capaci e resilienti… come i veneziani!