Germani Brescia, Poeta: Abbiamo preso un grande schiaffone

Le parole di Poeta nel dopo gara

Il commento di coach Poeta


"Complimenti a Trapani, hanno fatto una grandissima partita mostrando il loro livello: noi abbiamo preso un grande schiaffone. Abbiamo fatto 5 partite sempre in crescendo e oggi abbiamo preso uno schiaffo: competere contro queste squadre vuol dire dover mettere un livello di fisicità maggiore. Oggi non è stato all’altezza. Può capitare, non sono preoccupato per l’attacco: la serata al tiro storta può succedere. Ci sono state cose che non sono mai capitate, tra liberi e triple: dietro dobbiamo fare meglio, non possiamo finire con 18 falli… Dobbiamo metterci di più il fisico: ora dobbiamo usare questa sconfitta per migliorare. Abbiamo stupito tutti nelle prime 5 partite perché siamo una squadra nuova. Sapevamo che Trapani sarebbe venuta qui con voglia di riscatto e noi non siamo stati bravi ad impattare la loro fisicità: se lavoriamo nel modo giusto possiamo fare in modo questo schiaffone ci serva da lezione. Quello che non ha funzionato è dietro: non siamo riusciti ad impattare la loro fisicità, eravamo sempre in ritardo su tutto e ce lo siamo portati dietro per tutta la partita. Abbiamo provato un po’ di soluzioni tra cui la zona ma loro sono stati più bravi. Hanno tirato bene da 3 punti, sono andati bene in post, hanno mandato tanti giocatori a referto e segnato tiri difficili nei nostri momenti migliori. Bravi loro, noi dobbiamo fare meglio. Ringrazio il pubblico: speravamo di dargli una partita migliore. Fa parte del percorso. Tutte le palle 50-50 che hanno preso è stato merito loro- analizza il coach campano –  oggi hanno avuto più fame e più cattiveria, gli va riconosciuto con la consapevolezza che se vogliamo la abbiamo anche noi quell’energia lì. A me poi non piace andare sui singoli, ma di squadra abbiamo così tante gerarchie chiare che dobbiamo prenderci tutti le nostre responsabilità. Dopo aver fatto tutti i complimenti del caso, devo dire che erano cose su cui eravamo preparati: sapevamo che avrebbero provato a fare questo tipo di soluzioni, provando a mettere in fiducia questi giocatori che stavano ingranando dopo degli infortuni. Quella era una cosa su cui eravamo pronti, non siamo stati bravi a pareggiare la loro energia: ogni uscita dal blocco nostro era con le mani addosso, mentre noi ad ogni loro blocco prendevamo 3 metri di separazione. Ci abbiamo messo del nostro sbagliando tiri liberi e tiri aperti: ora dobbiamo tornare in palestra senza perdere fiducia e certezze perché una serata così capita. Se la giri in modo positivo può essere d’aiuto. Com’era la frase? O si vince o si impara? E’ una stronzata, ma mettiamola così… Questo pubblico avrebbe meritato una partita migliore. 17 palle perse secondo me sono figlie dell’energia, sono palle perse di mancato impatto di energia sulla partita: sono anticipi, deviazioni, volte in cui arrivi sulla palla una frazione di secondo in ritardo… Sono cose in cui non siamo stati bravi e mi prendo le mie responsabilità, dato che siamo tutti sulla stessa barca. Abbiamo tutti preso uno schiaffo, la mia fiducia nei confronti dei giocatori non cambia di un centesimo e non deve cambiare in loro stessi. L’attacco non mi preoccupa perché ce la siamo passata e abbiamo costruito buoni tiri: abbiamo sbagliato veramente l’impossibile a livello di tiri. Difensivamente dobbiamo fare un passo avanti: questa squadra dipende da quello – prosegue coach Poeta – Fare una stagione buona passa dai passi avanti in difesa: in attacco in qualche modo la soluzione la troviamo, anche oggi abbiamo creato tanti tiri aperti e tanti tiri liberi ce li siamo presi. Se riusciamo a fare come nei primi 3 quarti di Sassari e come a Reggio Emilia allora possiamo correre ed è un conto, in caso contrario è un altro. Loro sicuramente no e lo hanno dichiarato, facendo tutto per provare a competere e per dare fastidio: hanno investito tanto e non ci siamo nascosti. Noi, ad oggi, dobbiamo avere equilibrio: un mese fa dovevamo salvarci, ieri dovevamo vincere lo scudetto. Siamo una squadra nuova con un allenatore rookie: stiamo tutti con i piedi per terra, con la consapevolezza che se facciamo le nostre cose possiamo divertire.


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