Germani Brescia, dopo lo stop c’è Brindisi: “Fondamentale ritrovare presto il ritmo partita”
I lombardi tornano in campo: le parole di coach Magro
“Torniamo a giocare dopo venti giorni: ci manca molto il ritmo partita e spero che la mia squadra possa ritrovarlo presto, perché le prossime due partite saranno fondamentali per il nostro cammino a breve e lungo termine”. In casa Germani Brescia si torna (finalmente!) a parlare di basket, con la squadra biancoblu pronta a tornare in campo in occasione del recupero della 14/ma giornata della regular season, che la vedrà opposta all’Happy Casa Brindisi.
La sfida del PalaLeonessa A2A è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato coach Alessandro Magro, riprendendo le fila del discorso interrotto lo scorso 27 dicembre, giorno in cui era maturata la vittoria sul campo di Treviso. “Dopo 20 giorni di stop forzato finalmente torniamo a giocare – spiega l’allenatore della Germani -. Il calendario ci mette di fronte a tre match casalinghi consecutivi, i primi due saranno decisivi per cercare di inseguire il primo piccolo sogno, quello di centrare la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia”.
“Dopo lo stop del campionato, nel mese di dicembre la squadra si è ripresa bene, nella chimica e nella fiducia – prosegue il coach toscano -. Le nostre ultime uscite, però, risalgono al mese scorso e dobbiamo riprendere il ritmo partita il prima possibile. Lo scorso 2 gennaio siamo stati obbligati a fermarci, poi il Covid ha colpito sia noi che Brindisi. Per noi è stato un periodo particolare, la nostra scelta è stata quella di non fermarci, facendo esperienza di quanto accaduto nella scorsa stagione. Abbiamo voluto che coloro che si potevano allenare non si fermassero, che continuassero a tenersi attivi sul campo. Ora sappiamo che ci manca molto il ritmo partita e spero si possa ritrovare presto, perché le prossime due partite saranno fondamentali per il nostro cammino a breve e lungo termine”.
“Brindisi era partita fortissima all’inizio della stagione, vincendo sei delle prime sette partite, mentre nella seconda parte del girone di andata ha rallentato un po’ – spiega coach Magro -. Chiaramente verrà a Brescia per strappare una vittoria, sapendo che la posta in palio in vista della Final Eight è altissima. L’Happy Casa ha una forte identità, può contare sul terzo miglior attacco del campionato ed è prima nella statistica dei rimbalzi in attacco. Contro di loro avremo tanto da fare dal punto di vista difensivo, mentre in attacco dovremo cercare di liberare i nostri migliori tiratori”.
Secondo Magro, le caratteristiche tecniche delle due squadre sono simili: “Il ritmo di Brindisi spesso è il nostro ritmo, a entrambe piace correre e giocare a campo aperto. Anche per questo, dovremo cercare di fare una partita intelligente, comprendendo quando correre e quando invece conviene non farlo. Non vogliamo negarci la possibilità di segnare in contropiede ma sappiamo che alzare i ritmo con queste squadre può essere pericoloso. Dobbiamo limitare la loro prima ondata. A prescindere da quello che decideremo di fare contro un giocatore forte come Nick Perkins, dovremo avere uno sforzo di squadra, riuscendo a imporre il nostro gioco offensivamente e mantenendoci aggressivi per tutta la partita”.
L’ultimo pensiero di coach Magro riguarda lo stop forzato di alcuni giocatori a causa del Covid: “Sono preoccupato per i giocatori che sono stati costretti a rimanere fermi. Spesso si tratta di atleti che tornano a giocare con solo qualche decina di minuti di allenamento nelle gambe e sono preoccupato del fatto di dover recuperare così tante partite nel breve periodo. Nella mia esperienza passata in Polonia, dopo essere stati bloccati dal Covid giocammo tante partite in un periodo molto breve, subendo tre gravi infortuni. Sono cosciente che dobbiamo rispettare le tempistiche dettate dal calendario, ma la cura e il rispetto della salute degli atleti non può essere un discorso legato solo al Covid. Quando sono in campo in certe condizioni, i giocatori corrono il rischio di farsi male più seriamente del non aver contratto il Covid. Per questo dovremo fare molta attenzione a coloro che negli ultimi giorni sono stati costretti a rimanere fermi”.