Gentilini, Mr. Flats Service: “Cerchiamo altri imprenditori per rilevare la Fortitudo”
“Vorremmo trovare 3 o 4 imprenditori per andare a fare una proposta all’attuale proprietario.
Matteo Gentilini è stato ospite di Cuore Fortitudo su TRC.
"Non siamo felicissimi, questa squadra meriterebbe molto di più. Essere felici in queste condizioni non è facile".
E’ arrivata un’altra sconfitta. "Domenica a Pistoia è mancata la lucidità, perchè è inimmaginabile essere avanti di 5 a poco dalla fine"
Ci sono stati problemi tra giocatori e tifosi. "Come era successo a Ravenna, una persona è andata a dire qualcosa ad Italiano e Aradori, e loro non hanno gradito. Io ho visto varie sconfitte in cui era giusto essere arrabbiati e in cui volevo maggiore attaccamento alla maglia, ma dopo domenica è allucinante dire qualcosa, specie ad Aradori. Andava dentro quel canestro era tutto un altro film"
Si torna al Paladozza. "Mi dicono che la prevendita stia andando bene, speriamo in palasport caldo, anche perchè non sarebbe cosa buona arrivare all’orologio con così tante sconfitte consecutive"
Cosa vorreste fare? "Trovare 3 o 4 imprenditori per andare a fare una proposta all’attuale proprietario. Sono anche stanco di fare incontri, riunioni e cene e sentire dei continui ‘armatevi e partite’. E’ snervante, siamo a fine marzo, la stagione prossima va programmata già adesso e servirebbero delle idee. La nostra famiglia, io e mio padre, in tre anni metterà in Fortitudo poco più di un milione di euro, potremmo metterne altri ma da soli non ce la facciamo. Non posso sentire persone che aspettano che andiamo avanti noi per poi seguirci. Entro fine aprile vorrei sapere cosa fare, sento voci di fondi, di opzioni, e noi siamo pronti a farci da parte se arriva qualcuno di più importante, ma io voglio il bene della Fortitudo. E voglio andare al Palasport o in trasferta in modo sereno, con la mia famiglia a trasmettere limpidezza e sincerità. Io sono vicepresidente del Consorzio e non ho potere decisionale, ma quando sento che un ex presidente che dopo è stato a Firenze è andato a farsi fare della foto in via Giacosa, allora penso che non sia il caso di andare avanti. E sapere che certe persone vanno a vedere gli allenamenti. Serve discontinuità, altrimenti la gente non ci segue. E non sopporto che qualcuno, ora presente in società, vada in giro a screditare i giornalisti o la mia azienda. Noi siamo arrivati in settembre, non so cosa ci fosse prima, ma devo sottolineare il mio ringraziamento a Gianluca Muratori che ha messo tante risorse."
Cosa si intende per mancanza di potere decisionale? "Abbiamo dei problemi con i social, o rifare il sito internet. Propongo delle persone ma nessuno mi ascolta. Io sono abituato ad essere decisionista, se c’è un problema questo deve essere risolto. Io sono vicepresidente del Consorzio, metto dei soldi, non sono uno che critica e basta ma propongo anche delle soluzioni. E non mi ascoltano mai"
Nomi futuri? "Intanto andiamo avanti con questa stagione, e con Dalmonte che ha tutta la mia stima dato che è giusto andare avanti con un progetto."
Parola anche a Maurizio Gentilini.
"Non siamo felicissimi, questa squadra meriterebbe molto di più. Essere felici in queste condizioni non è facile."
Siete tra quelli che ora si stanno interessando alla Fortitudo. "La situazione non è facile, stiamo cercando di fare un certo percorso e di avere qualcuno che ci dia una mano. Vorrei che mio figlio potesse fare quello che ama"
State perdendo fiducia? "Abbiamo già fatto incontri, ne faremo altri poi vedremo di trarre qualche conseguenza. Ci è stato chiesto di salire sulla macchina, ma serve una mano. Se nel giro di 4-5 settimane non salta fuori nulla continueremo solo a fare gli sponsor. Idee ne abbiamo, vorremmo che qualcosa si finalizzasse, ma è una storia sfibrante. Vediamo i risultati, la situazione della società, quello che è sotto gli occhi di tutti: non è un problema di soldi, ma una gestione che ci sfugge. E questo la Fortitudo non se lo merita."
Si è parlato di figure destabilizzanti. "Stendiamo un velo pietoso. Noi continuiamo a fare degli incontri, e a fare proposte che siano accettabili. Quelle che abbiamo ricevuto, per ora, non risolverebbero il problema. Non è accettabile andare avanti in una commistione tra il vecchio e il nuovo, e non si capisce come mai ci siano ancora problemi economici."