Garbajosa: “Il dialogo è aperto, il basket europeo deve lavorare insieme”
Jorge Garbajosa ha parlato al giornale Sportski zurnal
Jorge Garbajosa ha parlato al giornale Sportski zurnal.
Siamo vicini ad un basket europeo unito?
– Ci sono segnali positivi: il fatto che Eurolega, FIBA e NBA siano sedute al tavolo a negoziare, a parlare. Questo è un importante passo avanti. La comunicazione è stata chiusa a lungo ed ora si è riaperta. Il meglio per il futuro è lavorare insieme. Abbiamo visto in oltre 20 anni che lavorare in direzioni diverse non fa il bene del nostro sport. FIBA cerca sempre di parlare e di trovare terreno comune. Ma è difficile quando cerchi di parlare e nessuno ti risponde. Ora il dialogo è aperto, ed il mio desiderio è che si possa cooperare per rispettare le competizioni di tutti, i valori di tutti i tornei, di squadre e giocatori.
Nelle ultime settimane, gli allenatori di Eurolega hanno parlato del fatto che ci sono troppe gare. Ma solo ECA ha aumentato il numero delle partite, non FIBA.
– Sono d’accordo assolutamente, FIBA cerca di proteggere gli atleti e di non allungare troppo le competizione. C’è anche un’estate completamente libera, con il nuovo calendario. Ma c’è un player importante al tavolo, le leghe nazionali. Loro sono la base, dove tutte le squadre competono, dove il basket si sviluppa nei vari paesi insieme alle Nazionali. Dobbiamo rispettarle. Ci sono 365 giorni l’anno, pensiamo davvero che non ci sia spazio per giocare partite delle Nazionali, delle leghe e delle competizioni europee? C’è, eccome se c’è. Dobbiamo solo trovare un accordo che benefici i giocatori, che avrebbero migliori condizioni per sviluppare la loro carriera.
Vedremo un giorno i giocatori di Eurolega nelle finestre?
– Questa è una conseguenza. I nostri giocatori vogliono giocare in Nazionale, ma vogliono farlo anche con i loro club. Non dobbiamo metterli nella posizione di dover scegliere. Vogliono solo giocare e difendere i colori della propria Nazionale e del club. Ho visto che i giocatori greci giocheranno in questa finestra, che è un buon segno di collaborazione. Ma se sistemiamo il calendario, poi i giocatori potranno fare ciò che vogliono.
Con il nuovo calendario introdotto nel 2017, FIBA ha ridotto del 26% l’impegno richiesto ai giocatori nelle competizioni durante ogni ciclo olimpico, portando tra le altre cose a sole quattro settimane il periodo di preparazione per i grandi eventi estivi (prima erano cinque) ed introducendo un’estate libera in ogni ciclo olimpico. Anche le partite da disputare per arrivare in fondo nelle competizioni sono state ridotte: ai Giochi di Tokyo 2020 sono servite solo 6 partite e non 8 per arrivare all’oro, alla World Cup si è passati da 9 a 8 (e senza back-to-back).
Anche la BCL ha ridotto gradualmente il numero di partite disputate in ogni stagione (-43% rispetto alla prima stagione):
2016-17: 324 partite
2017-18: 252 partite
2018-19: 252 partite
2019-20: 250 partite
2020-21: 200 partite
2021-22: 184 partite (massimo se tutti i quarti di finale vanno a Gara 3)
Di seguito il numero di partite di Eurolega disputate dalle squadre che hanno poi vinto il trofeo in quella stagione:
2010: Barcelona: 22 partite
2011: Panathinaikos: 22 partite
2012: Olymtpiakos: 22 partite
2013: Olympiakos: 31 partite
2014: Maccabi: 30 partite
2015: Real: 30 partite
2016: CSKA: 29 partite
2017: Fener: 35 partite
2018: Real: 36 partite
2019: CSKA: 36 partite
2021: Efes: 41 partite