Gandini a “Radio Sportiva”: Molto soddisfatto per la Supercoppa, Brescia ha risposto alla grande

Credit: Ciamillo & Castoria

Il Presidente di LBA: Il duopolio? Io lo vedo in maniera  positiva. Bologna e Milano sono le due squadre con i budget più alti e possono portare linfa a questo campionato. Le altre società hanno sempre più voglia di emularle e trovare spazio

Intervistato da "Radio Sportiva", il Presidente della Lega Basket Serie A Umberto Gandini ha tracciato un bilancio della Frecciarossa Supercoppa 2023 appena conclusa: "È andato tutto molto bene. Brescia ha risposto alla grande con due "sold out" sia sabato con le semifinali che domenica per la finale. Il risultato della finale non era pronosticabile con questo scarto, con Bologna che ha beneficiato dell’arrivo di coach Banchi che – pur lavorando su una squadra già definita – ha trasmesso al gruppo la giusta intensità in entrambe le partite".


Gandini ha anche spiegato il proprio punto di vista sul duopolio EA7 Emporio Armani Milano – Virtus Segafredo Bologna: "Io lo vedo in maniera  positiva. Bologna e Milano sono le due squadre con i budget più alti e possono portare linfa a questo campionato. Un allenatore come Banchi che arriva alla Virtus come miglior coach del Mondiale o grandi giocatori – come Mirotic all’Olimpia – sono dei colpi che hanno dato ulteriore lustro alla Serie A. Anche le altre società, comunque, proprio per questo potere di attrazione delle prime due, hanno sempre più voglia di emularle e trovare spazio. Il fatto che noi abbiamo un campionato che ha tanti traguardi intermedi (come la corsa per arrivare alla Final Eight di Coppa Italia e ai playoff o per evitare la retrocessione o lottare per mantenere la categoria), permette ad ognuna delle 16 squadre di identificare un proprio obiettivo.  In questo modo tutte le nostre formazioni portano il proprio mattoncino al mondo della Serie A UnipolSai".


Il Presidente ha poi analizzato il tema della crescita di giovani cestisti italiani e della concorrenza di un altro sport come la pallavolo: "Il sistema che noi abbiamo in essere prevede come il 50% dei giocatori che scende in campo debba essere di formazione italiana ma questo non significa che  tutti potranno avere la possibilità di giocare con la maglia azzurra. Dipende comunque da tanti fattori: oltre alla qualità tecnica è necessario aggiungere una personalità con la quale i  giocatori che arrivano dai settori giovanili devono approcciarsi sui palcoscenici della Serie A. In questo aiuta la Nazionale del ct Pozzecco che ha portato tantissimi esempi, come la leggenda Gigi Datome che si è appena ritirato, che forniscono tanti stimoli ai giovani cestisti. La concorrenza della pallavolo si vede principalmente sugli atleti di grande statura che sono attratti anche dal volley. Questo è un tema su cui tutti noi del movimento dobbiamo riflettere: penso ad esempio alla semplicità con cui si può organizzare una  partita di pallavolo in una palestra scolastica che può portare a seguire e praticare questo sport in misura maggiore rispetto al basket, sport di contatto che richiede più attenzione da parte del personale".


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