Galbiati: Buona prestazione, dedico la vittoria a Pecchia e Poeta

Il coach identifica la vittoria nel contenimento dei rimbalzi offensivi concessi agli avversari

<<Il mio primo pensiero va ad Andrea Pecchia e a Peppe Poeta.


E’ retorico dire che non si sia fatto niente perché, dopo avere riguardato le immagini negli spogliatoi, temo proprio che il ginocchio sia andato. Peppe temo si sia strappato. Dedico a loro questa vittoria.


Abbiamo tirato male, sbagliando tiri da tre ben costruiti; abbiamo sbagliato conclusioni facili anche da sotto.


Nel secondo tempo hanno preso solo tre rimbalzi d’attacco: lì abbiamo svoltato una partita che è stata tosta.


Ora vediamo se riusciamo a recuperare Peppe, altrimenti stringeremo i denti.


McNeace proveniva da una settimana complicatissima, ma stasera è stato molto bravo su entrambi i lati del campo, innescato bene dai compagni, specie da Spagnolo.


Molto bene la difesa: Bortolani e Dimsa non hanno tirato i loro tiri e Russell non è mai arrivato al ferro .


Juskevicus ha faticato all’inizio, poi alla fine è stato decisivo in fase di conclusione e ha messo in mano ai lunghi dei palloni importanti.


Il tentativo di reinserimento di Poeta in avvio di ripresa?


Peppe ha un cuore grande, e a 37 anni mi ha detto "mi siringo e provo"; pensavo di fargli fare un possesso perché era evidente non essere in grado, invece ne ha fatti tre.


Una volta, in circostanze simili mi ha fatto vincere una Coppa Italia.


La squadra mi sta seguendo? Penso proprio di sì. I giocatori sanno – sui social si può fare traduci – e leggono tutti gli insulti lanciati anche a me.


Ora rimangono sette partite e proveremo a fare tutto il possibile>>.



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