Frecciarossa Supercoppa 2024, un ottimo prodotto. E il dualismo è una benedizione

Si chiude la Frecciarossa Supercoppa 2024, ed è stata un successo sotto molti punti di vista, sull’ottima scia di quella della passata stagione

Si chiude la Frecciarossa Supercoppa 2024, ed è stata un successo sotto molti punti di vista, sull’ottima scia di quella della passata stagione. Ecco alcune considerazioni sparse, da portarsi dietro.


– Che finale! Olimpia Milano e Virtus Bologna ci regalano un’emozione che a settembre mancava da tanto tempo. Potevano vincere entrambe. L’Olimpia ha approcciato male, quasi fosse pre-season, la Virtus ha lanciato un segnale: tra noi non sarà mai un’amichevole, soprattutto in una finale. Questo dualismo è una benedizione per la nostra pallacanestro;


– MVP è Neno Dimitrijevic, ma l’Olimpia ha trovato tanti leader, a turno. Dai 15 punti di Nikola Mirotic nel terzo quarto, alle giocate del macedone e Bolmaro negli attimi chiave, al pareggio di Shavon Shields sino al 5-0 in overtime di LeDay. E poi Nebo: Messina ha tanto da chi ha scelto in estate;


– Nikola Mirotic. Mai così coinvolto, anche durante i timeout, anche nel cercare condivisione con Shavon Shields. Qualche mese fa, quasi, neanche si passavano la palla;


– Achille Polonara. Ma che partita ha fatto? Da quasi ceduto a Trapani, ad una serie di giocate chiave, tra attacco e difesa, che ci hanno riportato al giocatore che impressionava in EuroLeague con il Baskonia. Ben ritrovato!


– Luca Banchi, che sia sereno o meno, ha dato già un’anima a questa Virtus, come un anno fa. Ora dovrà lavorare sul reparto esterni, in primo luogo. C’è tanto talento, serve più continuità. E occhio a Matt Morgan, questo crea situazioni interessanti ad ogni possesso;


– Ha ragione Ettore Messina, questa LBA è sicuramente inferiore solo alla ACB in Europa. Poi ci sono le opinioni, rispettabili. La sensazione è che, rispetto a squadre di alte leghe, qui si ponga sempre la lega nazionale sopra le coppe europee (non parliamo di Olimpia e Virtus, sia chiaro). Ecco perchè, complessivamente, i risultati sono spesso inferiori alle squadre straniere;


– Tutto è perfettibile, ma come un anno fa la LBA ha lavorato benissimo anche in Supercoppa. La partecipazione di pubblico è stata buona, l’organizzazione eccellente, e siamo di fronte ad un gruppo di lavoro, nel settore comunicazione, che produce storie e personaggi. Vedremo il prossimo prodotto, con Gianluca Basile al centro;


– Napoli Basket. Brutto avvio, poi si è visto qualcosa di interessante. C’è atletismo e talento. E speriamo che Kevin Pangos lasci il segno. Questo è un nome pesantissimo;


– Reyer Venezia. Squadra non al meglio, è destinata a crescere. Resta il dubbio sulla scelta di Tyler Ennis in regia. Il talento non si discute, la capacità di decidere la singola partita anche, ma può davvero condurre una squadra con queste ambizioni per tutta la stagione?


– Interruzione NOVE. Per un programma registrato si poteva attendere ancora qualche secondo, ma non siamo qui a discutere le scelte aziendali. Alla fine, Discovery garantiva la diretta su altri due canali. Non uno, due. Warner Bros. Discovery crede in questo gioco (anche se i soli ascolti su NOVE di ieri sono non proprio positivi, anzi), e per il futuro potrebbero esserci novità interessanti. Occhio anche a SKY, che in futuro potrebbe riportare il gioco italiano ed europeo al centro, a discapito di un po’ di NBA


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