Frank Vitucci: Serve una riflessione lucida per capire quel pezzettino che ci manca

La Nutribullet Treviso resta a quota zero, questa l’analisi di Frank Vitucci dopo il ko con Scafati

La Nutribullet Treviso resta a quota zero, questa l’analisi di Frank Vitucci dopo il ko con Scafati: «Chiaramente sono molto dispiaciuto dell’esito di questa partita perché avevamo cominciato tutto sommato bene il primo tempo, avevamo fatto un buon primo tempo e poi gradualmente i nostri avversari hanno utilizzato al meglio le loro grandi qualità di scaltrezza, soprattutto di esperienza e quindi anche con giocatori dalla panchina che hanno dato un contributo importante da questo punto di vista. A fronte di un primo tempo sicuramente molto buono, un brutto inizio di ripresa dove abbiamo subito dilapidato il vantaggio, quindi li abbiamo rimessi in partita».


«Poi non abbiamo trovato un filo che ci portasse avanti in maniera più ordinata dal punto di vista offensivo in primis, quindi mentre noi sappiamo che loro hanno questa potenzialità in attacco da segnare come hanno fatto oggi, 97-100 punti perché non è la prima volta che lo fanno, noi nel secondo tempo non abbiamo avuto la capacità offensivamente di replicare in questa maniera. Chiaro che volevamo vincere fortemente questa partita per tanti motivi, per staccarci dal fondo classifica, per cominciare questo campionato finalmente, ma non ci siamo riusciti, dobbiamo pensare bene. Ovviamente io ho responsabilità perché sono l’allenatore».


«C’è qualcosa evidentemente in questa squadra che manca, quel pezzettino che ci manca per arrivare a cogliere il risultato. Le partite le giochiamo abbastanza alla pari, questo pezzettino evidentemente è un pezzettino che nel meccanismo è molto importante, quindi la chiave di volta va cercata con un’analisi che deve essere lucida, che deve essere fatta a mente fredda con tutte le componenti e capire come sbloccare questa squadra».


Un problema mentale o tecnico? «Da un punto di vista mentale sicuramente un po’ di emotività in più del necessario in alcuni momenti c’è, c’è vista qualche esitazione, qualche conclusione non abbastanza determinata. Quindi è un po’ mentale, ma evidentemente anche dal punto di vista tecnico«.


Decisivo il terzo quarto: «È girata lì soprattutto perché loro si sono riagganciati e chiaramente Scafati è una squadra che è portata al punto a punto con giocatori che hanno quell’esperienza, quella consistenza, quella determinazione. Cioè abbiamo visto Strelnieks, per esempio, che è un giocatore che ha un’esperienza, come dire, importante e che l’ha messa tutta quanta sulla bilancia».


«Quindi diciamo che l’errore è stato aver sciupato subito quel piccolo vantaggio che avevamo a fronte di un buon primo tempo, farli tornare in partita e quindi una squadra così che ha fatto lo squalo, come dire, è andato ad azzannarci».



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