Final Eight 2020 | Venezia in finale con la difesa: Milano è domata

In una partita dal punteggio basso e tanti tiri sporchi e sbagliati a spuntarla è Venezia, con un'ottima difesa che alla lunga ha la meglio su un'Olimpia Milano troppo spuntata in attacco. De Nicolao MVP.

PESARO – Venezia stacca il biglietto per la finale vincendo meritatamente contro Milano una gara tutta nervi, sangue freddo e pessime percentuali per entrambe. La spunta la squadra di De Raffaele, guidata in campo da un magistrale De Nicolao, che vince nei fatti il confronto contro il più quotato Rodriguez. Per l’Armani Exchange rientra Roll al posto di Sykes. Fuori anche Gudaitis, ancora convalescente. Per Venezia sempre out Goudelock e Udanoh. L’Olimpia parte con Rodriguez, Cinciarini, Micov, Scola e Tarczewski. Venezia risponde con De Nicolao, Tonut, Chappell, Mazzola e Watt. Partenza tutta di marca meneghina, con Tarczewski padrone dell’area. Tanti i contropiedi per gli uomini di Messina, che però non difendono poi adeguatamente nella loro metà campo, consentendo a Venezia di rimanere comunque in partita. 12-7 a 5’23”. Entrano Vidmar e Daye a contenere Tarkzewski. Dentro anche Nedovic e Biligha. Scola porta a scuola qualsiasi parirruolo avversario, col suo piede perno magico. Il gioco da 4 punti di Nedovic vale il primo importante break (7-0) della partita: 19-7 a 2’54”. Recupera qualcosa Venezia sul finale di prima frazione, grazie soprattutto a Bramos e i suoi polpastrelli. 22-15 il parziale alla fine del primo quarto.

Si riparte con la Reyer subito minacciosa, ma i senatori Rodriguez e Scola riportano Milano a +9 (26-17 a 5’13”). Austin Daye viene azzerato dalla difesa di Brooks, mentre Vidmar sbaglia rigori sottocanestro, non sfruttando il maggiore tonnellaggio sul dirimpettaio Scola. De Nicolao però scuote i suoi: prima con una tripla e poi col lancio per Chappell in contropiede che ridà speranza all’Umana: 29-24 a 1’55”. Si sblocca anche Daye con un gioco da 2+1. Venezia è a -2 (29-27), divario che chiude il primo tempo: 31-29.

L’Umana sorpassa a 8’10” (33-34 tripla Bramos). Lo seguono Chappell e De Nicolao. 37-41 a 5’45” (schiacciata Watt nel traffico), con Messina che ferma tutto con un time-out riparatore. Micov, silenzioso, ma efficace, rimette l’Olimpia in scia con una tripla, ma il terzo fallo di Tarczewski rompe le uova nel paniere di Messina. Venezia prende coraggio e si porta a +7 (40-47), con Daye definitivamente tornato in partita. Tonut in contropiede vola a +10 (41-51 a 1’19”). Ettore Messina non trova antidoti all’attacco veneziano. Della Valle stasera è pressochè nullo, così come il rientrante Roll. Milano si poggia sulla difesa di Brooks e Biligha, ma non basta, perché De Nicolao è in totale controllo della partita. Al termine della terza frazione è 44-54 per l’Umana Venezia.

Torna in campo Micov nell’Olimpia, per ridare equilibrio al gioco dei milanesi. E la tripla del serbo arriva puntuale. Il muro difensivo di De Raffaele si incrina sotto i colpi degli esterni Olimpia. 50-54 a 6’48”. Percentuali davvero basse per entrambe le squadre che fanno a gara a chi sbaglia di più. Venezia in 5’ di gioco non ha ancora segnato. Ci riesce Daye, ma l’AX vuole tornare a contatto. Quarto fallo di Daye a 3’08”, mentre il “solito” Micov riporta i suoi a -2 (56-58). La partita si accende all’improvviso: scambio di triple Bramos – Rodriguez, poi De Nicolao, sempre dai 6,75. 59-64, poi Rodriguez in zingarata ad appoggiare il lay-up. Fallo su Bramos al tiro da tre, ma l’americano fa 0/3. Il rimbazlo è però di Watt che segna il +5 (61-66). Milano non può che fare fallo sistematico, confidando negli errori avversari. Non c’è più tempo e Daye, dà il +4 della sicurezza alla squadra di De Raffaele: 63-67 il finale.