È già tempo di campionato per Allianz Pallacanestro Trieste. A meno di 48 dalla sfida di Bologna, la squadra di coach Dalmasson è ripartita, nel primo pomeriggio di oggi, alla volta di Trento dove affronterà alle 20:00 di domani, mercoledì 14 aprile, la squadra di casa.
Inizia ufficialmente quella serie di “scontri diretti” che potranno definire la classifica dell’Allianz, ferma ufficialmente da ormai un mese.
Queste le parole dell’allenatore biancorosso:
“La classifica dipende anche da quello che fanno gli avversari non solo da noi. Da qui in avanti si parla di scontri diretti, gli altri giocano partite con ambizioni e obiettivi che sono sovrapponibili ai nostri. La differenza la farà sicuramente l’attenzione, la concentrazione, la condizione fisica.
Trento è una squadra che viene da 4 vittorie consecutive sul proprio campo. Una squadra che ha fatto anche una prima parte di competizioni europee molto bene. Adesso giocando una volta sola a settimana hanno ridotto le rotazioni e possono contare su un roster che è stato costruito anche per competere in Europa. Hanno senza dubbio una fisicità importante, che noi dovremo riuscire a contenere. Rispetto alle nostre percentuali al tiro: sono figlie di come un tiro riesci a costruirlo. Bisogna avere pazienza per costruirne di buoni, non è un problema di esterni o lunghi. Giocare INSIEME, che nei momenti migliori è stata la nostra migliore qualità, adesso ci riesce più difficile, ma è innegabile che il nostro essere competitivi passi attraverso il piacere di condividere la palla. Adesso bisogna essere ancora più uniti: questa è l’unica cosa su cui contare, la nostra vera forza. Quando abbiamo pensato e agito da squadra abbiamo messo in campo una pallacanestro di ottimo livello. Quando ci isoliamo con iniziative personali siamo una squadra che può perdere con chiunque. Si parte da lì, se lo si dimentica diventiamo molto meno competitivi. Proprio perché nessuno in questo momento vanta una condizione fisica e mentale eccellente (da cui deriva anche meno lucidità in campo) dobbiamo ricercare la vera forza nella capacità di stare insieme. È il segreto di Pulcinella, ma non è mai stato così vero: se ci isoliamo siamo più fragili, uniti la forza si moltiplica, sia in fase offensiva che (soprattutto) in quella difensiva. In questo momento delicato tutto quello che riusciremo a fare bene avrà più valore. Quello che conterà, al di là del risultato finale che adesso è di certo molto importante, sarà come si starà in campo: se lotteremo e giocheremo su ogni pallone sarà un segnale che darà senso al lavoro che stiamo facendo”.
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