Ettore Messina sull’International Day of Education

"Dovrebbe essere obbligatorio per un ragazzo far parte di una squadra, ti insegna a confrontarti con altre persone, con le regole del gruppo, a vivere esperienze comuni, insieme ad altri ragazzi"

L’importanza di apprendere è il tema del Round 21 della regular season di EuroLeague. Tutti i 18 club parteciperanno in qualche modo all’”International Day of Education”. Per riconoscere l’educazione come diritto umano, una responsabilità civile e pubblica, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato come Giorno Internazionale dell’Educazione il 24 gennaio di ogni anno. Il ruolo dell’educazione per promuovere la pace può sembrare evidente, ma milioni di persone in tutto il mondo non ricevono davvero una vera opportunità di apprendere. Un’educazione di qualità, inclusiva e perenne è la risposta migliore a problemi quali la povertà, la mancanza di eguaglianza tra i sessi, solo per menzionarne un paio.

Coach Ettore Messina è uno degli allenatore designati a parlare del ruolo educativo dello sport: “Lo sport di squadra in particolare – dice – ti insegna a sperimentare il fallimento senza provare troppo dolore per questo. Perdere una partita, giocare male, perdere un pallone rappresentano piccoli fallimenti, ma non è come essere piantato da una ragazza o essere bocciato a scuola. Alla fine ti rende più forte. Sogno che mio figlio pratichi sia uno sport individuale che di squadra. Far parte di un team di insegna a relazionarti con gli altri, a rispettare le regole, le istruzioni di un allenatore, a capire quando devi essere protagonista e quando è giusto stare più nell’ombra”.

Messina ha parlato anche della sua esperienza da ragazzino: “Ricordo che uscivo da scuola e correvo a giocare all’aperto, anche d’inverno, poi facevo i compiti per un tempo breve e la sera avevo allenamento dalle 20 alle 22, così non ero mai a casa prima delle 23. E la mattina dopo alle 7 ricominciava tutto. Non era facile, ma ripensandoci sono stati giorni fantastici”. La lezione: “Dovrebbe essere obbligatorio per un ragazzo far parte di una squadra, ti insegna a confrontarti con altre persone, con le regole del gruppo, a vivere esperienze comuni, insieme ad altri ragazzi”.

Fonte: Ufficio Stampa Olimpia Milano.