Ettore Messina sulla finale contro la Virtus: La nostra rivalità come Lakers e Celtics
Dopo trentasette partite, una in più della squadra avversaria, l’Olimpia va in campo per l’atto conclusivo della stagione
Dopo trentasette partite, una in più della squadra avversaria, l’Olimpia va in campo per l’atto conclusivo della stagione, la serie che vale lo scudetto e per la terza volta consecutiva la oppone alla Virtus Bologna. Nell’era dei playoff non era mai accaduto che la stessa finale si ripetesse tre volte, ma nel caso dell’Olimpia esiste un precedente. Tra il 1971 e 1973 tre volte giocò lo spareggio con Varese per vincere lo scudetto. In sostanza, si trattò di tre finali per il titolo. A questa serie, arriva sull’onda del 3-0 inflitto a Sassari in semifinale, con il vantaggio del campo, garantito dagli scontri diretti in stagionale regolare e una condizione generale apparsa buona. Come nella regular season, l’Olimpia anche nei playoff ha confezionato la miglior difesa in termini di punti concessi, di valutazione avversaria, di percentuali di tiro da tre avversarie. Nel frattempo, è cresciuta in attacco, forse grazie alla stabilità degli equilibri: è passata da 82.7 a 89.3 punti a partita; dal 55.7 al 58.6% da due; dal 37.0 al 43.7% da tre su 29.4 tentativi per partita; le palle perse sono state tre in meno a partita, gli assist tre in più. Ma i numeri della Virtus sono altrettanti imponenti. Ha segnato 99.0 punti per gara in sei partite di playoff, tanto per cominciare. Quindi si affrontano due squadre che si metteranno alla prova in modo importante. L’Olimpia gioca le prime due gare in casa. Inutile negare quanto siano importanti: nelle ultime due stagioni chi ha vinto Gara 1 ha vinto anche lo scudetto. Parlando solo di Olimpia: nelle nove finali in cui ha vinto Gara 1, otto volte ha prevalso anche alla fine e solo due volte, dopo aver ceduto nella gara di apertura, è stata capace di ribaltare il risultato. Si gioca al meglio delle sette partite, la 14° serie così concepita nella storia dell’Olimpia, che di Gare 7 ne ha giocate tre in tutto. Ambedue le squadre hanno ridotto il turnover. La Virtus ha usato sempre gli stessi 12 a referto escludendo Iffe Lundberg, Ismail Bako e Kyle Weems, che ha giocato le due finali precedenti. Paul Biligha ha saltato le ultime due partite della semifinale per un infortunio alla spalla, ma sarà disponibile.
NOTE – Gara 1 si gioca venerdì 9 giugno al Mediolanum Forum alle ore 20:30. Gara 2 si disputa domenica 11 giugno alle 18:00 sempre al Mediolanum Forum. Per ambedue queste partite l’impianto è tutto esaurito. La serie ripartirà mercoledì 14 e venerdì 16 a Bologna.
GLI ARBITRI – Carmelo Paternicò, Manuel Mazzoni, Mark Bartoli.
COACH ETTORE MESSINA – "Mi aspetto una serie molto equilibrata, in cui è impossibile fare previsioni sull’esito. Tra noi e la Virtus esiste una rivalità che mi ricordo quella tra Lakers e Celtics degli anni ’80 che ebbe un ruolo decisivo nel rilanciare la NBA, non solo per lo spettacolo in campo, ma anche per la visibilità del movimento e la grande qualità dei giocatori. Le piccole cose decideranno le singole partite a cominciare da Gara 1, che oggi ha tutta la nostra attenzione, quindi principalmente difesa e rimbalzi per non dipendere troppo dalle percentuali di tiro. Affrontiamo questa finale con umiltà, sapendo di aver perso quattro volte su cinque contro Bologna, ma con la fiducia generata dalla qualità di gioco espressa durante i playoff. Continuando a giocare con coesione e coraggio tenteremo di ottenere il risultato che desideriamo per la proprietà, per noi stessi e per il pubblico che ci ha sempre sostenuto, in particolar modo in questi playoff".
LA VIRTUS BOLOGNA – In questi playoff, Coach Scariolo ha usato sempre quintetti molto alti tra gli esterni e fisici, con Hackett e Pajola da playmaker, Belinelli e Cordinier da guardia ma anche insieme, Ojeleye da ala piccola con Abass come alternativa più il jolly Milos Teodosic dalla panchina. Ojeleye ha giocato anche da ala forte. Daniel Hackett sta segnando 11.5 punti per gara con il 61.1% nel tiro da due e il 38.1% nel tiro da tre, ma in semifinale contro Tortona ha convertito con il 55.6% dall’arco. Marco Belinelli è stato il top scorer della squadra con 13.3 punti a partita con il 48.7% da tre su 6.5 tentativi per gara. Isaia Cordinier segna 9.0 punti di media, ma con il 64.3% da due, oltre a 4.5 rimbalzi e 3.2 assist per gara. Semi Ojeleye aggiunge 10.3 punti per partita con il 63.2% da due e il 53.8% da tre. Per completare la pattuglia degli esterni: Milos Teodosic sta producendo 9.8 punti e 4.5 assist di media con il 41.9% con 5.2 tentativi. Infine, Awudu Abass segna 7.3 punti per gara con il 52.6%, Alessandro Pajola segna 2.5 punti ma con 4.0 assist di media. Tra i lunghi, spicca Tornike Shengelia in semifinale ha anche distribuito 4.7 assist a partita giocando anche da suggeritore. Nei playoff, ha 11.3 punti per gara con 6.7 rimbalzi e il 55.2% da due. Il georgiano tira pochissimo da tre (1.2 per partita) ma bene (57.1%). Jordan Mickey ha segnato finora più di lui, 12.7 punti con il 69.0% da due e 5.3 rimbalzi giocando generalmente da centro, in alterativa a Mom Jaiteh (9.0 punti, 5.7 rimbalzi, il 64.5% da due), molto pericoloso a rimbalzo d’attacco.
LA VIRTUS CONNECTION – Giampaolo Ricci ha giocato nella Virtus Bologna per due stagioni vincendo lo scudetto del 2021 da Capitano. Daniel Hackett ha giocato a Milano due anni vincendo lo scudetto del 2014. Awudu Abass ha giocato due anni a Milano, dal 2017 al 2019 vincendo lo scudetto del 2018 e due volte la Supercoppa. Ettore Messina ha allenato nelle giovanili della Virtus fin dalla stagione 1983/84 quando era anche assistente di Alberto Bucci. È diventato capo allenatore nella stagione 1989/90 rimanendovi fino alla stagione 1992/93 compresa, salvo tornarvi nel 1997 e rimanervi ancora fino al 2002. In queste due parentesi ha vinto due volte l’EuroLeague (1998 e 2001), una volta la Coppa delle Coppe (1990), tre volte lo scudetto (1993, 1998 e 2001), tre volte la Coppa Italia. L’allenatore della Virtus Bologna, Sergio Scariolo è stato allenatore dell’Olimpia per due anni, nelle stagioni 2011/12 e 2012/13 con una finale scudetto all’attivo. Milos Teodosic ha giocato al CSKA Mosca allenato da Ettore Messina. Tra i suoi compagni di squadra c’è stato Kyle Hines. Marco Belinelli è stato allenato da Messina – come assistente – ai San Antonio Spurs e – come capo allenatore – in Nazionale. Billy Baron e Jordan Mickey hanno giocato a San Pietroburgo insieme nell’ultima stagione vincendo la VTB League. Iffe Lundberg, Toko Shengelia e Daniel Hackett hanno giocato a Mosca con Johannes Voigtmann. Kyle Hines a Mosca ha giocato anche con Hackett e insieme hanno vinto l’EuroLeague del 2019.
GAME NOTES – La progressione di Johannes Voigtmann in questa stagione. In regular season aveva 7.7 punti di media, il 61.4% da due, il 43.1% da tre e 4.4 rimbalzi a partita. Nei playoff, è passato a 10.9 punti, il 63.0% da due, il 56.5% da tre e 5.0 rimbalzi. Nella sola semifinale, ha segnato 15.0 punti per gara, con il 71.4% da due, il 61.5% da tre e 5.7 rimbalzi. Ha avuto 17.7 di valutazione media… Nei playoff, Shabazz Napier ha segnato 14.3 punti per gara, top scorer di squadra, con 5.0 assist, che sono stati 5.7 nella semifinale con Sassari. Sempre nei playoff, ha avuto 1.9 palle rubate a partita contro 1.3 palle perse ed è andato in lunetta 5.0 volte a partita, ma 6.3 in semifinale… Il Capitano Nicolò Melli nei playoff è salito a 6.6 rimbalzi di media per gara ma sono stati 7.3 a partita nelle tre gare della semifinale, in cui ha tirato con il 53.3% da due e il 50.0% da tre. Nei playoff, Melli ha segnato 9.7 punti di media con +11.9 di plus/minus medio…. Shavon Shields ha avuto il plus/minus più alto della squadra nei playoff, più 15.9 a partita di media. In semifinale, ha segnato 14.0 punti a partita con il 54.5% da due. Nei playoff ha il 48.1% da tre e 4.4 rimbalzi a partita… In semifinale, Gigi Datome ha segnato 12.0 punti per gara con il 66.7% da due e il 47.1% da tre e 11.7 di valutazione media.