Ettore Messina: Servirà la forza mentale necessaria per giocare come se fossimo 0-0

La semifinale si sposta a Brescia per Gara 3: l’Olimpia ha vinto due gare completamente diverse, anche come protagonisti

La semifinale si sposta a Brescia per Gara 3: l’Olimpia ha vinto due gare completamente diverse, anche come protagonisti (i sette punti complessivi di Shavon Shields e Nikola Mirotic in Gara 1 sono diventati 37 in Gara 2), e ora sperimenta il fattore campo avversario con l’intento di chiudere la serie il prima possibile. Nell’era Messina, l’Olimpia è 11-0 in gare di semifinale e 8-3 nei "closeout games", un conto che include il successo di Trento in Gara 4, al primo tentativo di terminare la serie. Brescia però ha dimostrato di essere non solo molto solida: il suo campo è sempre stato difficilmente violabile. La stessa Olimpia a Brescia ha perso le ultime tre volte che vi ha giocato. Le prime due partite sono state indubbiamente positive: la prima è stata vinta segnando 95 punti, la seconda subendone 66; l’Olimpia ha guidato quasi 80 minuti su 80; sono state segnate 24 triple in due gare; sono stati distribuiti 43 assist e quando la qualità del gioco o le percentuali non sono state abbastanza, l’Olimpia ha fatto vale la propria energia anche a rimbalzo d’attacco, 29 complessivi. Ovviamente, sarà tutto più difficile in territorio avverso: il problema maggiore finora è stato limitare i viaggi in lunetta avversari, addirittura 63 in due gare. Dalla linea, Brescia ha raccolto 52 punti in due partite, davvero tanti, a causa di bonus bruciati in fretta con conseguente riduzione della capacità di difendere in modo aggressivo. Difensivamente, l’Olimpia è riuscita a tenere Miro Bilan sotto media sia per quantità di punti segnati (9.5) che di precisione (4/9 dal campo), ma anche il croato ha fatto 11/14 dalla lunetta; Amedeo Della Valle, dopo l’exploit ciclonico di Gara 1, ha segnato nove punti in Gara 2 ma soprattutto è passato da 12 a tre tiri liberi. Tuttavia, Brescia ha già dimostrato di avere tante armi: a sprazzi si è visto il potenziale di CJ Massinburg o Semaj Christon, il gioco in post basso di Jason Burnell e quello totale di John Petrucelli, in crescita dopo un periodo di stop fisico. Di sicuro in trasferta sarà importante non lasciare accendere il pubblico e l’entusiasmo di Brescia: l’Olimpia aveva gestito bene la palla in Gara 1, ma in Gara 2 qualche palla persa non forzata è stata all’origine delle difficoltà sperimentate nel secondo quarto.


NOTE – Gara 3 di EA7 Emporio Armani Milano-Germani Brescia si gioca a Brescia giovedì 30 maggio alle 20:45 con diretta su DMax, Eurosport 2 e DAZN.


GLI ARBITRI – Carmelo Paternicò, Lorenzo Baldini, Edoardo Gonella.


COACH ETTORE MESSINA DOPO GARA 2 – "Andiamo in trasferta e servirà la forza mentale necessaria per giocare come se fossimo 0-0. È banale dirlo, ma è una partita di playoff e non possiamo pensare di vedere cosa faranno loro e poi reagire. Dobbiamo concentrarci su di noi, mantenere alto il nostro livello sia in difesa che in attacco, capire dove possiamo attaccarli e farlo con grande umiltà. In questo momento non c’è niente di deciso. Aver giocato due buone partite rappresenta una buona iniezione di fiducia, ma andando a Brescia dobbiamo riporle in un cassetto".


NIKOLA MIROTIC – "In Gara 2 abbiamo giocato una difesa molto buona, solida per 40 minuti e in attacco siamo riusciti a muovere bene la palla, come dicono i 20 assist. Il lavoro però non è finito. A Brescia giocheremo una partita molto complicata, lo sappiamo, però andiamo lì a giocare con fiducia nelle nostre possibilità e cercheremo di chiudere la serie non appena possibile".


GARA 1 – L’Olimpia gioca un primo tempo offensivamente straordinario con 61 punti segnati di cui 19 sono di Johannes Voigtmann con cinque triple. Brescia si affida alla vena di Amedeo Della Valle (33 punti, 12/12 dalla lunetta) per rimontare gradualmente nel secondo tempo in cui l’Olimpia tenta l’allungo definitivo diverse volte, toccando i 14 punti di margine. Brescia arriva fino a meno quattro nel minuto conclusivo. L’Olimpia manda sei uomini in doppia cifra e vince la battaglia dei rimbalzi 44-30 soprattutto sotto il tabellone avversario (15, di cui quattro a testa di Voigtmann e Kyle Hines). I colpi decisivi sono di Nicolò Melli (13 e sei rimbalzi) che centra il jumper del più sei a 47 secondi dalla fine. Il finale è 95-89.


GARA 2 – L’Olimpia parte forte, conquista un margine in doppia cifra già nel primo quarto con cinque triple. Nel secondo periodo però segna solo 11 punti e all’intervallo ne ha quattro di vantaggio. Nel terzo periodo, Brescia impatta per la prima e unica volta a quota 35. L’Olimpia risponde con un parziale di 8-0 e ripristina un margine che non verrà più minacciato. Ci sono stati venti assist, 14 canestri da tre punti e 14 rimbalzi d’attacco a sostenere la prestazione dell’Olimpia che ha avuto 21 punti di cui 15 nel secondo tempo di Nikola Mirotic e una prova da 16 punti (4/4 da due) di Shavon Shields nel 77-66 conclusivo.


GAME NOTES – Nell’era Messina, l’Olimpia è 22-3 nei playoff in casa. Dopo i quattro rimbalzi difensivi di Gara 1, Nik Melli ha scavalcato Dino Meneghin come leader di tutti i tempi in maglia Olimpia nei playoff. Melli ha anche giocato la gara di campionato numero 287 raggiungendo al decimo posto assoluto Sandro Riminucci. Due partite avanti a lui c’è Paolo Alberti. Shavon Shields ha compiuto un balzo di quattro posizioni nella classifica dei marcatori dei playoff di Serie A. Con 940 punti ha scavalcato Darren Daye, Andrea Gracis, Cecco Vescovi e Sandro Dell’Agnello passando dalla 21° posizione alla 17°. Shabazz Napier intanto è diventato il 34° giocatore dell’Olimpia con almeno 100 triple segnate in Serie A.


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