Ettore Messina: Ci siamo fatti il mazzo, quello che abbiamo conquistato oggi è il riconoscimento

Ettore Messina arriva in sala stampa dopo la conquista dello Scudetto

Ettore Messina arriva in sala stampa dopo la conquista dello Scudetto: «Il modo più bello di concludere la stagione. Per tre mesi te la godi. Abbiamo vinto la Coppa Italia, abbiamo vinto lo Scudetto, abbiamo perso giocatori per strada, i nostri avversari si sono rafforzati, ribaltando il fattore campo abbiamo tenuto il nostro per il grande sostegno del nostro pubblico».


«Questo Scudetto è importantissimo, il mio sogno ora è la terza stella».


«Il Chacho resterà? Non lo so. Lo deciderà lui con la sua famiglia».


«L’anno scorso è stata un’altra bellissima stagione, siamo arrivati ad un passo dal giocarci una finale, quest’anno forse potevamo arrivarci. L’emblema di questa serie è stato Jerian Grant».


«L’anno scorso abbiamo riconosciuto il successo Virtus. Non abbiamo parlato di bugnet, di questo, quell’altro, di arbitraggio. La stagione è finita. Ci siamo fatti il mazzo, quello che abbiamo conquistato oggi è il riconoscimento. C’è chi vince, e festeggia, e chi perde, e spiega. Sta agli altri ora spiegare«.


«Il momento pèiù bello per me, di questa serie, è stato quando abbiamo onorato i 90 anni di Sandro Gamba. Lui è andato via da Milano per Varese dove ha vinto tanto, e poi è andato anche a Virtus. Credo che nessuno dei 13.000 tifosi del Forum, ne oggi nè 30 anni fa, si sono permessi di contestare un personaggio così. Mi fa stare molto male andare a Bologna e prendere insulti, nello stesso tempo però, ho avuto così tanti messaggi che mi hanno confortato. L’unica cosa che auguro alla Virtus è di continuare a fare bene, ad avere un grande futuro senza dimenticare il suo passato».


«Noi abbiamo capito che questo Scudetto ce lo potevamo giocare in gara-2 con l’Efes».


«Il momento più brutto è stato quando ho dovuto dire ad Armani e Dell’Orco del secondo caso di doping. Mi sono vergognato come un ladro, anche se non avevamo colpo. Lì ho temuto. Complimenti ai ragazzi per aver saputo riciclarsi. Devo questo titolo a loro, alla mia famiglia. Bello festeggiare con la mia famiglia, sono cose bellissime, so di essere fortunato».


«Orgoglioso che Pozzecco vada in Nazionale, sono grato a tutto lo staff, sono persone con cui è bellissimo trovarsi in battaglia e stare insieme».



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