ELPA scrive alla Winner League: Sospendere la competizione o rivedere i protocolli sanitari
La ELPA ha inviato una lettera alla Winner League esprimendo tutte le sue riserve sul protocollo di ripartenza del massimo campionato israeliano: A rischio la salute mentale dei giocatori
La ELPA ha inviato una lettera alla Winner League esprimendo tutte le sue riserve sul protocollo di ripartenza del massimo campionato israeliano.
Egregio signor Perry!
Ci rendiamo conto che il basket e gli sport professionistici in generale stanno affrontando un periodo difficile sia dal punto di vista sanitario che finanziario. L’associazione dei giocatori di EuroLeague prende sempre in considerazione tutti gli aspetti del business al fine di far prosperare lo sport che amiamo di più e, anche se vogliamo che tutte le parti interessate siano soddisfatte, la nostra prima priorità sono i giocatori, in particolare la loro salute e la loro sicurezza.
Vorremmo sfruttare questa opportunità per esprimere serie preoccupazioni riguardo alla continuazione e ai protocolli della Winner League. Siamo ben consapevoli che le competizioni nazionali esulano dalla giurisdizione dell’ELPA, tuttavia, non possiamo non preoccuparci se membri di ELPA che militano nella lega israeliana si trovano a giocare senza le migliori condizioni possibili durante la crisi del COVID-19.
Siamo estremamente preoccupati per i protocolli di salute e sicurezza che sono stati messi in atto dalla Winner League per il proseguimento della competizione, poiché riteniamo che questi protocolli non contengano sufficienti misure a tutela della salute e della sicurezza. Inoltre, l’auto-isolamento dei giocatori nelle loro case fino alla fine della stagione, specialmente dopo quasi 3 mesi di quarantena, pare poco umano e può avere ripercussioni sulla tenuta psicologica dei giocatori stessi.
Oltre a Israele, solo due competizioni nazionali in Europa (spagnola e tedesca) hanno deciso di concludere la loro stagione e in entrambi i casi i giocatori si trovano ad affrontare protocolli dettagliati di salute e sicurezza, senza necessità di una quarantena rigorosa durante la competizione o di un trattamento diverso da altri cittadini. L’organizzatore della competizione dovrebbe essere tenuto a garantire la sicurezza dei giocatori per quanto riguarda le pratiche e le partite, e imporre adeguate misure di salute e sicurezza.
Se ciò non può essere garantito, al fine di non affrontare conseguenze future si dovrebbe considerare di cambiare drasticamente i protocolli attuali, o di ripensare l’annullamento della competizione, come hanno già fatto molti altri campionati nazionali e internazionali. Negli sport professionistici, non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che la salute fisica e mentale dei giocatori debba essere la priorità numero uno di tutti.
È estremamente importante non prendere in considerazione solo il rischio di infezione da COVID-19, ma un grande rischio di infortuni e condizioni fisiche dei giocatori che potrebbero influenzare la loro carriera e anche cambiare l’immagine e il futuro della lega.
Nel caso in cui fosse impossibile annullare la competizione, vorremmo cortesemente chiedervi di includere un rigoroso regime di test COVID-19 per i giocatori e tutto il resto del personale coinvolto, per modificare la regola di auto-isolamento a casa durante il periodo di preparazione e competizione e per presentare ai giocatori, allenatori e personale di tutte le squadre un protocollo medico supportato, essenziale per garantire un ambiente migliore per qualsiasi competizione.
Se lo ritenete utile, nello spirito di proteggere i giocatori e i nostri membri nel miglior modo possibile, ELPA è disposta a collaborare condividendo le competenze acquisite da competizioni in altri paesi e migliorare l’attuale sistema di protocollo.