Draymond Green torna sull’addio di Kevin Durant: Un errore, qui poteva essere se stesso
KD ha aiutato Golden State a vincere 2 titoli in 3 anni
Durante una chiacchierata con The Colin Cowherd Podcast, Draymond Green torna sulla scelta di Kevin Durant di lasciare i Golden State Warriors per firmare con i Brooklyn Nets.
“Certo che mi interessa. Mi interessa al 100%, perché è mio fratello. E voglio sempre vedere che stia bene, che sia qui, che sia a Brooklyn, che decida di andare a giocare per il Barcellona l’anno prossimo in EuroLeague. Voglio sempre vederlo far bene, perché questo legame, questo rapporto, andrà sempre oltre il fatto che io possa giocare a basket e che lui possa giocare a basket…
Quello che voglio dire è che quando ha deciso di andarsene, ho pensato che fosse un errore. E non per il motivo per cui tutti gli altri pensano….Lo dico perché conosco Kevin. E quello che a Kevin piace fare nella sua vita – la cosa più importante nella vita di Kevin è il basket- e questo non è il caso della maggior parte delle persone, compresi i ragazzi dell’NBA, tra l’altro. Il basket non è la cosa più importante della mia vita. Non ho intenzione di stare qui a mentire e a comportarmi come se lo fosse. Non è la cosa più importante della mia vita. È estremamente importante. Ma non è la cosa più importante della mia vita. Il basket è al 100% la cosa più importante nella vita di Kevin. È la cosa a cui tiene di più al mondo. E quando Kevin era qui, il motivo per cui pensavo che Kevin stesse commettendo un errore andando via, perché sentivo che qui gli era permesso di pensare solo a giocare a basket, che è ciò che Kevin ama fare….Qui poteva essere se stesso.
Comunque finisca a Brooklyn, che diventi un fallimento o un successo, per me non è stato questo l’errore. L’errore, per me, è stato semplicemente dal punto di vista della vita, di ciò che ti rende felice. Io ti conosco. Sei mio fratello. Ciò che ti rende felice è semplicemente andare a giocare a basket. Ed è su questo che per me è stato commesso l’errore”.