Don Nelson cita in giudizio Mark Cuban: Licenziato per aver denunciato molestie sessuali

L’ex GM dei Dallas Mavericks Don Nelson ha citato in giudizio la franchigia giovedì. Il dirigente sostiene di essere stato licenziato da Mark Cuban dopo aver denunciato le molestie sessuali perpetrate da un altro membro del front office in passato.

Nel documento depositato in tribunale, Don Nelson parla di un rapporto deteriorato tra lui e Cuban dopo aver chiesto provvedimenti verso un dirigente della squadra, Jason Lutin (presentato come "braccio destro di Cuban, secondo Nelson), per molestie e aggressioni a sfondo sessuale nei confronti del nipote 20enne di Nelson, il cui nome non viene indicato.

Cuban avrebbe offerto 52 milioni di dollari, a suo tempo, per non divulgare la vicenda. Nelson accusa quest’ultimo di aver spesso messo a tacere simili vicende.

«Ho intentato questa causa a nome della mia famiglia e di tutti i dipendenti Mavericks che hanno subito molestie, discriminazioni o ritorsioni sul posto di lavoro», ha affermato Nelson in una nota.

La vicenda

Ricapitolando: Don Nelson avrebbe riferito a Cuban, nel luglio del 2020, delle molestie di un collaboratore diretto del proprietario della franchigia, Jason Lutin, nei confronti del suo nipote 20enne in una camera d’albergo.

I fatti si riferivano al 16 febbraio 2020, a lungo tempo all’insaputa di Nelson, con il nipote a trovare un accordo con i Mavs per risolvere la vicenda.

Secondo Nelson questo non avrebbe portato ad una pronta reazione di Cuban, anzi. Al contrario avrebbe rovinato i rapporti tra i due, sino al licenziamento.

Le parti erano in trattativa per un’estensione decennale. Appresi i fatti, Nelson avrebbe richiesto a Cuban di verificare seriamente la posizione di Lutin, definito "predatore sessuale", e dunque "pericoloso per dipendenti, giocatori e per l’intera organizzazione".

Il 18 settembre Cuban avrebbe deciso di ritardare la trattativa con Nelson, un accordo da 66 milioni di dollari in 10 anni.