Djordjevic: Orgogliosissimo di quanto fatto. Non sempre la stampa corretta verso di me
Djordjevic: Sarà una serie tostissima, complimenti a Treviso per il loro campionato
Queste le parole di Sasha Djordjevic in conferenza stampa prima della serie di playoff contro Treviso.
Le parole di Djordjevic sono state riprese da Bolognabasket.
“Sarà una serie tostissima, complimenti al nostro avversario per il loro campionato. Dobbiamo essere consapevoli che i denti devono essere messi a punta per fare partite che ci possano permettere di superare il turno. Può essere interessante sapere da quanto tempo manchiamo dai playoff, ma è qualcosa che non interessa a noi. Per noi conta ricordare che non sarà come la gara di qualche settimana fa, e dobbiamo stare attenti a quello che capiterà sul campo. Lunedì abbiamo giocato dopo essere stati fermi da tanto tempo, forse ci era mancato il focus, e dovevamo superare certe difficoltà non riuscendoci e lamentandoci dell’arbitraggio o di altre cose. Ma sono sicuro che i nostri ragazzi ci tengono molto a voler mettere in mostra la vera faccia della Virtus come fatto tante altre volte, e cercheremo la prima vittoria contro una squadra che ha un proprio tipo di gioco preciso, oltre a qualcosa che potrà uscire dalle maniche di Menetti. Hanno giocatori forti come Logan o come Sokolowski che ha cambiato in positivo la stagione di Treviso."
Si giocherà quasi tutti i giorni. "Non vorrei sembrare critico, ma è stata una stagione durissima per tutti. C’è stata la mancanza dei tifosi, ci siamo quasi dimenticati l’entusiasmo che avevamo attorno. Le mie frasi verso i giocatori firmati parlavano del doversi sentire speciali nel giocare in questa città. E mi manca il Paladozza, il modo in cui siamo stati spinti in gare non brillanti ma portate dalla nostra parte grazie alla gente. Ora la nostra squadra ha un giocatore della Nazionale che ha patito il Covid nel momento più importante della nostra stagione e che si è infortunato mentre si stava rimettendo in forma per i playoff. Il calendario in questo senso non aiuta: già la stagione è stata stressante, per gli sportivi è stato un anno con solo casa-parquet, e ora vedo come ad esempio quello che succede in un movimento all’avanguardia come la Spagna. Cosa hanno deciso? Di fare al meglio delle 3, e anche l’anno scorso hanno trovato un modo per terminare il campionato mentre noi siamo rimasti soli a guardare. A noi è rimasta l’anno scorso la sensazione di qualcosa che ci è stato tolto, ora dobbiamo giocare una partita dopo l’altra. Alla fine della stagione, con roster diversi come anagrafe e lunghezza, ci sono tanti rischi: bisognava pensare anche a questo, oltre al fatto che l’ultima partita di finale sarà 10 giorni prima dell’esordio nelle qualificazioni della Nazionale. Sarebbe stato necessario avere una visione di insieme più ampia del solo decidere chi vincerà il campionato. Bella la Supercoppa, certo, ma non c’era una squadra pronta a giocare 2 gare a settimana dopo 4 mesi di stop. E un allenatore doveva sia preparare quelle gare che anche cercare di allenare il proprio gruppo per la stagione e per i successivi impegni. In quel modo abbiamo perso 2-3 giorni lavorativi a settimana, svuotando un serbatoio che non era nemmeno pieno. Tornando alla domanda, sarà difficilissimo, in climi caldi, e spero non ci saranno infortuni".
I vostri obiettivi? "Intanto superare il primo turno. Poi casomai il secondo. Poi casomai giocare per l’unico titolo rimasto. Non ne vedo altri, come è sempre stato da quando sono arrivato qua. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di far giocare la Virtus per i titoli e per portare dei risultati"
Avete subito molti punti, è un vostro problema attuale? "Sì, in questo momento la difesa è il punto debole della squadra. Io ho sempre puntato molto sul difendere, perchè sapevo poteva essere un problema: l’attacco vince le partite, ma la difesa vince i titoli. Io mi aspetto di più da un po’ tutti: Markovic, Pajola, o Adams che ha avuto tante difficoltà non sempre dipendenti da lui. Io da lui non sono deluso: io sono analitico, ho letto le vostre analisi ma so quali possono essere le difficoltà nel corso della stagione. Adams è un ragazzo emotivo, fa vedere cose straordinarie in attacco, e penso che avrebbe potuto avere meno urli da me e più applausi dagli osservatori. E’ stato firmato per una certa idea che non è stata portata a realizzarsi"
C’è nei playoff una qualche squadra che può fare bene da non favorita? "Venezia, lo dico sempre. Sono calmi, tranquilli, e sono quarti. O Brindisi, che ha fatto cose straordinarie aggiungendo Bostic che ora deve alternarsi con Harrison"
Per questo gruppo potrebbe essere l’ultima occasione per vincere qualcosa. "Ultima dove? Io sono arrivato qua da decimi, undicesimi, senza playoff. Abbiamo portato una coppa, lo scorso anno eravamo in testa, abbiamo cambiato le prospettive della società cercando di portarla dove vuole il Dottor Zanetti. Io sono orgogliosissimo di quanto fatto, non è possibile continuare a parlare dell’ambiente dopo Kazan o che questa sia l’ultima occasione. Io sono sempre stato corretto verso tutti, ma non sempre la stampa lo è stata nei miei confronti: nessuno mi ha mai cercato, quando io ho mostrato sempre professionalità. I problemi sono stati creati al di fuori, nessuno ha pensato a come io sia arrivato qui con un orgoglio grandissimo. Ricordate che l’anno scorso avremmo dovuto fare i playoff da primi, da primi, e ora lo saremo da terzi!"
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Fonte: Bolognabasket.