Dimitris Itoudis: “Sogno un Eurolega a trenta squadre”

Dimitris Itoudis, allenatore due volte campione d’Europa, è tornato a parlare di Eurolega, su come poterla cambiare e su come migliorarla.

Dimitris Itoudis, ex allenatore del CSKA Mosca dal 2014 al 2022 con cui ha vinto due Euroleghe nel 2016 e nel 2019, è ospite annuale allal supercoppa per club di pallacanestro organizzata dalla VTB United League. Si tratta una manifestazione che vede partecipare club provenienti dalla Bielorussia, Estonia, Kazakistan, Lettonia e Russia cioè dei paesi costitutivi della ex-Unione Sovietica. Intervistato da Mozzart Sport, Itoudis ha parlato in generale dell’Eurolega e di come potrebbe essere cambiata per migliorarla:


"Sogno di vedere l’Eurolega con 30 squadre. Naturalmente non è una cosa che può accadere domani. Siamo arrivati a 18 squadre, arriveremo a 20, poi a 24, e sogno il numero 30 perché è il numero di squadre in NBA. Naturalmente ci sono molte cose a cui pensare. Dobbiamo parlare con le persone che gestiscono i campionati nazionali per stabilire una cooperazione e creare essenzialmente affinchè questi campionati siano come la G-League in America, che serve a sviluppare giocatori. Tutti concordano sul fatto che l’Eurolega è il campionato più competitivo, e i tifosi sono la prova di ciò che viene guardato e di ciò che interessa davvero".


Dimitris Itoudis ha poi preosguito dicendo la sua anche sul format delle Final Four:


"Ho un grande rispetto per le Final Four. Grazie a Dio ho partecipato a 14 o 15 tornei finali e ho vinto dei titoli, ma credo che sia giunto il momento di muoversi verso dei playoff completi. Che sia una serie di playoff a decidere il campione. In Eurolega abbiamo una grande competitività , ma abbiamo un campionato a tre fasi. Si inizia con la stagione regolare in cui tutti si affrontano, poi si passa ai playoff in stile NBA e infine si finisce con il modello NCAA delle Final Four. Penso che dobbiamo essere più specifici, avere un sistema che porti più partite, più tifosi, più trasmissioni televisive e maggiori diritti televisivi. È inoltre fondamentale prendere decisioni in merito alle modifiche del budget. Si dovrebbe stabilire un budget minimo, che poi dovrebbe crescere e aumentare".




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