Demis Cavina: La chiave della partita è stata la difesa, costringendoli a modificare il loro gioco

Demis Cavina: La chiave della partita è stata la difesa, costringendoli a modificare il loro gioco

La soddisfazione del coach biancoblù per la ritrovata serenità della squadra

<<La chiave della partita è stata la difesa soprattutto sui loro target primari, e non solo perché non sono arrivati in doppia cifra, ma anche perché li abbiamo costretti a modificare il loro modo di giocare. Il primo quarto non è stato all’altezza in difesa, il quarto giocato peggio: poi abbiamo alzato l’intensità, pur subendo canestri da Ebeling e Pullazi, ma proseguendo a seguire il piano difensivo, e di questo sono contento.

Ovviamente abbiamo un equilibrio diverso in attacco, un equilibrio che ci permette di avere più opzioni; è normale che questo avvenga quando siamo al completo.

Abbiamo margine di crescita sulla lettura dei pick and roll; questa sera abbiamo per so qualche pallone di troppo, oltre agli errori commessi ai tiri liberi.

Comunque abbiamo mosso bene la palla in attacco; siamo sereni,

Nell’ultimo periodo abbiamo ritrovato la continuità, e dobbiamo essere bravi a mantenerla, facendoci trovare pronti all’approccio della partita che deve essere un po’ più duro di quello visto oggi>>.

Coach Villa, poco fa ha affermato: “abbiamo giocato contro un allenatore che ha apportato delle modifiche che ci ha costretti a dover pensare quei due secondi in più che ci hanno messo in difficoltà”.

Senza esservi sentiti, hai affermato: “li abbiamo costretti a modificare il loro modo di giocare”.

<<Grazie; effettivamente è quello che è successo, ma quando ci si riesce è sempre merito dei giocatori; abbiamo modificato un dettaglio sul pick and roll; nonostante ciò, abbiamo concesso qualcosa sul terzo passaggio di rotazione sui loro canestri dall’angolo, ma non era il loro modo di giocare consueto.

Nel secondo quarto la squadra è stata molto concentrata, ed è cambiato anche l’aspetto del nostro attacco, a differenza del primo quarto nel quale siamo stati troppo leggeri sul piano della concentrazione; ed è riferito a tutti perché nel primo quarto eravamo entrati già in nove.

I numeri sono i numeri; con Lacey abbiamo perso solo una partita qui con Torino, ma senza Cannon.

Questa squadra deve essere giudicata al completo, perché è stata costruita insieme ad Andrea Conti in modo tale che condividesse la palla, senza un accentratore; è chiaro che quando manca qualche tassello importante, non al completo, ha qualche problematica soprattutto in trasferta. Lacey e non solo lui in questa squadra, è un giocatore che deve essere giudicato non solo in base alle statistiche>>.