De Raffaele: “Varese sorpresa di questa stagione, limitare la loro capacità di correre il campo”

Le parole del coach oro-granata alla vigilia della sfida con Varese

Sabato 19 novembre alle 19.00 l’Umana Reyer tornerà in campo dopo la sosta al Palasport Lino Oldrini di Masnago nell’anticipo della settima giornata di campionato contro i padroni di casa che sono appaiati agli orogranata in classifica con 4 vittorie e 2 sconfitte.


Il commento prepartita di coach Walter De Raffaele:


"Incontriamo la squadra che segna più punti di media, avendo tantissimi riferimenti in attacco e tanti punti nelle mani, una squadra che ama correre il campo e che è una delle sorprese positive di questa stagione. Naturalmente Varese cerca di fare di questa caratteristica, soprattutto con il tiro da 3 punti, una delle maggiori qualità, che gli ha portato fino ad ora tanto risultato. Dovremo essere bravi a cercare di limitare questa loro capacità di correre il campo con tutti i giocatori per tutti i 40 minuti, perché è un modo in cui Varese si alimenta avendo anche tanto atletismo.


Da parte nostra, onestamente avrei sperato di poter utilizzare questa pausa per lavorare insieme, invece giocoforza non è stato possibile, se non da ieri e stamattina, quando sono rientrati un po’ tutti. Quindi diciamo che il tempo per lavorare su cose che avremmo potuto utilizzare non c’è stato e dovremo sfruttare gli ultimi allenamenti per la partita di Varese. Detto questo, però, cavalchiamo l’entusiasmo dettato dalla qualificazione dei nostri nazionali, escluso Granger che dovrà ancora giocarsela, e questo è sicuramente un elemento positivo per l’umore, perché ci permetterà di continuare a lavorare con lo spirito giusto".


Varese è tanto diversa dalla squadra dell’anno scorso?


“Varese è diversa negli interpreti, al di là di Ferrero e Giovanni De Nicolao. Hanno un approccio alla partita con grande voglia, cercano fin da subito una grande corsa e puntano molto sul tiro da 3 punti. A giudicare da fuori, sembra che siano queste le indicazioni del loro coach. Però rispetto allo scorso anno giocano a ritmi ancora più alti”.


Come sta la squadra dal punto di vista fisico? Parks è riuscito a recuperare un po’ di condizione?


“Un po’ si, però la prima settimana è stata molto dedicata al recupero. Purtroppo non siamo riusciti a farlo allenare con la squadra e gli manca un po’ la confidenza nel gioco di squadra. Naturalmente un conto è allenarsi con il gruppo e un altro è allenarsi da solo. Sfortunatamente Bramos sta soffrendo di un problema e difficilmente sarà della partita”.


Il blocco italiano di Varese è rimasto invariato dallo scorso anno. Crede possa essere un loro punto di forza?


“Rispetto allo scorso anno la grande variabile è Caruso che la passata stagione non ha mai giocato e invece quest’anno si sta dimostrando uno se non il giovane italiano più interessante della categoria. Poi Giovanni De Nicolao ha preso ancora più leadership nel gruppo e confidenza nel proprio ruolo, mentre Ferrero è il solito giocatore che ormai conosciamo. Mantenere sempre le matrici italiane o degli anni precedenti ti dà sempre una qualità di lavoro e una condivisione di lavoro che per noi coach è fondamentale.”


I nazionali come stanno?


“Quello che ha patito di più è Granger perché tra jet lag e tanti minuti in campo è arrivato molto stanco. Gli altri hanno comunque sentito i tanti minuti in campo nelle partite intense e i viaggi, forse quello che sta un po’ meglio è Moraschini che ha giocato un meno nelle due partite con la Nazionale italiana.”


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