De Raffaele: “Tanto entusiasmo in questa nuova ripartenza”

De Raffaele: “Sono molto contento del nostro mercato. Motivo di grande soddisfazione e orgoglio che Daye abbia accettato con grande trasporto e convinzione di continuare con noi. Olimpia Milano e Virtus Bologna si sono rafforzate ma metto in prima fascia anche Brescia, Fortitudo Bologna e Sassari.”

Nel tardo pomeriggio di ieri si è tenuta la conferenza stampa tramite videochiamata con il coach dell’Umana Reyer Venezia Walter De Raffaele.

Ecco le sue dichiarazioni.


Sull’avvio di stagione e la preparazione.

Tutto il gruppo Reyer ha grande voglia e desiderio di avere una vita normale dal punto di vista sportivo. C’è tanto entusiasmo in questa nuova ripartenza. Adesso la parte fisica sarà molto importante, perché il rischio infortuni è decisamente alto, nonostante il gruppo abbia lavorato prima di arrivare a casa propria e durante il lockdown sono stati parzialmente fermi. Dovremo stare molto attenti alla ripresa dell’attività. Non a caso la parte tecnica arriverà più avanti; per quanto concerne quella mentale sono abbastanza sereno perché, come detto, la voglia di ricominciare e condividere la pallacanestro è tanta. Ovviamente tutto questo ha cambiato il programma di lavoro; tutta la squadra fin dal primo giorno di ritiro sarà in mano a Renzo Colombini. Tutto il gruppo si è presentato in buone condizioni, ma è l’inattività agonistica così lunga che potrebbe essere la cosa più insidiosa e che ci farà stare particolarmente attenti."


Sul mercato di Venezia: gli innesti di Lorenzo D’Ercole, di Isaac Fotu con la conferma del nucleo storico di giocatori.

"Sono molto contento del nostro mercato perché avevamo come obiettivo di fare pochi innesti inserendo Davide Casarin in prima squadra e poi soprattutto principalmente quello di riconfermare, cosa non scontata, il gruppo storico dei giocatori. Ogni volta che un giocatore parlava della propria riconferma si percepiva la voglia e il desiderio di riprendere un percorso interrotto a metà. Credo che l’acquisto di Lorenzo D’Ercole è ad hoc. Lo conosco da anni, sa stare in un gruppo importante e conosce il ruolo e non gli manca la voglia di competere, e so che mi metterà in difficoltà. Per quanto riguarda Isaa Fotu è un giocatore onestamente che inseguivo da 5 anni, è quel tipo di giocatore che ti permette di avere quella doppia dimensione e nelle mie squadre è fondamentale. Può giocare con chiunque con la variabile di Austin Daye piazzato nel ruolo di tre insieme a Mitchell Watt per fare un quintetto altissimo e fisico.

Alla fine conterà il campo. Ci basiamo molto sulle persone soprattutto nei momenti di difficoltà, non abbiamo mai abbandonato nessuno. La conferma del gruppo storico è legato anche al fatto che abbiamo ottenuto ogni stagione dei risultati importanti. Con questa squadra, certamente, parliamo una lingua comune e molto dipenderà dalla situazione fisica. Quando proponi un gruppo importante insieme agli stessi giocatori c’è il rischio della voglia di seguire lo stesso solco in maniera esatta, dovremo essere bravi quando le cose saranno simili, come staff tecnico dovremo diversificare. Siamo sempre riusciti a trovare le motivazioni ogni anno con ogni gruppo abbastanza simile, dovremo essere bravi a proporre e trovare delle varianti anche tattiche rispetto agli anni passati, la conoscenza di un giocatore singolo quello è, la chimica di squadra sarà importante e ci darà qualche vantaggio in più."


Su Davide Casarin e Luca Possamai due "canterani" che ora fanno parte della prima squadra.

"Davide sarà il cambio della guardia. Avrà bisogno del periodo di adattamento e la possibilità di sbagliare, si prenderà responsabilità ma non più di quelle che si deve prendere. Luca, invece, farà parte per la prima volta, del gruppo allargato, farà la stagione con noi, sarà un anno di apprendistato per lui. Ha veramente la possibilità di crescere molto in una stagione con noi visto che la competizione sarà altissima con giocatori di alto livello. Sono molto fiducioso, perché è un ragazzo intelligente e che capisce, ha davvero la possibilità di costruirsi pian piano una carriera importante in un ruolo, il centro, dove ce ne sono pochi. Sono fiducioso che con noi si possa levare delle belle soddisfazioni anche personali. Per me, comunque, alla fine interessa vincere più partite possibili, chi sta in campo conta poco."


Sul pubblico nei palazzetti e le porte chiuse.

"Non so come sarà. Quando abbiamo giocato a Brescia la scorsa stagione in EuroCup a porte chiuse, è stato molto strano. Mi piacerebbe, da sportivo, giocare coi palazzetti pieni, ma dall’altra parte ci adatteremo e ci adegueremo alle decisioni che verranno prese. Spero ci sia una progressione di presenza per poi arrivare il prima possibile alla normalità con tutto il pubblico presente. Noi facciamo spettacolo per le persone".


Sulla SuperCoppa Italiana.

"L’obiettivo per una società come la nostra è quello di continuare ad essere protagonisti, per status e per quello che si è fatto, volendo arrivare il più in alto possibile. In vista del 29 agosto ci sono poche settimane di preparazione, ma dobbiamo adeguarci. Tralasciando delle considerazioni fisico-tecniche, è un appuntamento che è stato fissato".


L’Umana Reyer Venezia ha già la squadra al completo tenendo presente i problemi che ci sono per gli spostamenti in particolare dagli Stati Uniti verso l’Europa.

"È stato fatto un grande lavoro. Bisogna fare i complimenti al Presidente Federico Casarin. Un’estate fatta di riunioni e protocolli vari per risolvere le problematiche. A parte Austin Daye, che ci raggiungerà in questi giorni, averli già tutti è un grande merito dell’organizzazione del club. Per fare un esempio di come lavora la società: è stato fatto un triage all’esterno del palazzetto in modo che se ci dovesse essere qualche problema, comunque non sia nella struttura del palazzo. Questo per salvaguardare chi è nella struttura stessa. Insomma una organizzazione che prevede qualsiasi eventuale problematica che è poi uno dei crediti che l’Umana Reyer si è guadagnata in Italia e in Europa".


Sul livello del campionato.

"Olimpia Milano e Virtus Bologna si sono rafforzate, un gran successo per la Serie A e un gran vantaggio per tutti che arrivino giocatori di grande livello in Italia. Io sono per le squadre forti e competitive. Metto in prima fascia anche Brescia e Fortitudo Bologna per gli investimenti e acquisti fatti, sono delle contender rinforzate, come d’altronde Sassari. Queste per me saranno le squadre che si giocheranno lo scudetto fino alla fine in attesa di Brindisi e Trento che devono ancora completare il roster, poi ci sarà la solita sorpresa. In una situazione che dovremo rendere la più normale possibile, anche se normale non sarà, avremo un campionato molto difficile e tutto ciò è un merito per la nostra Serie A".


Sul morale del club.

"Se conosco chi la gestisce, il morale è altissimo. È sempre un club molto propositivo, si è sempre compattato nei momenti di difficoltà, che ha guardato il bicchiere mezzo pieno. Si è rimboccata sempre le maniche, c’è sempre un atteggiamento positivo di fondo confermando vari compagni di viaggio. Questo modo di essere e di agire si è allargato anche alla città di Venezia che ha sofferto non solo per il problema del Covid-19, ma anche quello economico. Noi vorremo essere anche una spinta dal punto di vista sportivo."


Sull’ EuroCup che si è fermata la passata stagione e su quella che andrà ad iniziare.

"C’è rimasto un grosso amaro in bocca per non aver concluso il torneo. Il percorso che avevamo fatto è stato straordinario e splendido, arrivando ai playoff con grande spinta. Mi sarebbe piaciuto sapere fino a dove saremmo potuti arrivare, tenendo presente che per noi rappresenta e rappresentava l’unico modo, per andare in Eurolega che rimane un grande nostro desiderio. Fino all’ultimo ho sperato in una Final8 in sede unica, ma va bene così, non c’erano le condizioni e l’ECA ha deciso sia di fermare EuroCup e l’EuroLega. Sul girone è certamente difficile e duro con squadre di grandissimo valore. Proveremo a fare il massimo come al solito. Sono curioso di sapere come sarà gestita, quest’anno in EuroCup, la situazione legata agli spostamenti delle squadre dei vari paesi europei ."


Austin Daye e la sua permanenza.

"Non ero sicuro che Austin rimanesse. Il fatto che abbia accettato di restare è stato motivo di grande soddisfazione e anche di grande orgoglio per noi. Ha accettato con grande trasporto e convinzione, e questo per me è stata la cosa che mi interessava più di ogni altra. Alla fine l’intervento della società, di stare in un gruppo e di lavorare in un certo modo, ha pesato molto, così come il fatto di non tornare in NBA".


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