De Raffaele: “Siamo contenti di essere presenti a queste Final Eight”
Alla viglia della sfida di Supercoppa con Pesaro coach De Raffaele: ““Affrontiamo questa partita con desiderio di competere e provare andare avanti in questa manifestazione”. Assente Charalampopoulos
In sala stampa le parole di coach Walter De Raffaele alla vigilia del lunch match di Supercoppa con la VL Pesaro.
“Affrontiamo questa partita col desiderio di competere e provare ad andare avanti in questa manifestazione. Incontriamo una squadra che si è rinnovata abbastanza rispetto allo scorso anno anche se ha mantenuto il nucleo degli italiani, a partire da Zanotti e Tambone. Però una squadra che ha qualità, soprattutto nella capacità di correre il campo, di giocare con ritmi molto alti e con il talento anche per poter mettere in difficoltà, soprattutto se ha questa possibilità di aprire molto il campo, di giocare uno contro uno.
Quindi sarà molto importante cercare di limitare questa loro caratteristica, così come l’esuberanza a rimbalzo, specialmente di Tyrique Jones e Gora Camara, che sono due giocatori molto presenti sotto questo aspetto. Da parte nostra, cercheremo di fare la miglior partita possibile, perché sono sempre tante partite in un periodo in cui di solito si lavora per altri obiettivi, ma siamo molto contenti di essere presenti a Bologna e faremo di tutto per vincere la partita"
Sulle condizioni della squadra:
"La squadra sta bene, mancherà Vasilis Charalampopoulos per il problema muscolare che ha avuto e quindi non sarà della partita, lo rivaluteremo la settimana prossima"
Venezia, in questo avvio di stagione, gioca più in transizione e corre maggiormente il campo rispetto al passato. Quest’aspetto è dovuto ai nuovi innesti o ad un qualcosa di appositamente ricercato?
"Entrambe le cose, perché comunque abbiamo aggiunto nei lunghi un giocatore come Echodas che ama correre, e nei piccoli che hanno questa attitudine a correre il campo che naturalmente si è sposata con chi già c’era: ad esempio Tonut e Watt hanno questo tipo di caratteristica, appunto, di corre il campo. A tutto ciò aggiungiamo una ricerca maggiore di fase di transizione più continua: il cercare di avere situazioni un po’ più rapide in campo aperto ci permette di sfruttare le caratteristiche che ci sono da quest’anno ma anche amplificare quelli di chi già c’era lo scorso anno".