Davide Casarin: “C’è grande chimica, questo è gruppo super: fondamentale per fare bene”

Le dichiarazione del giovane esterno orogranata alla vigilia della sfida con Trento

Davide Casarin alla viglia della sfida con l’eterna rivale Trento ha rilasciato queste dichiarazioni. L’esterno classe 2003 scuola Reyer, dove ha giocato fin da piccolo con i colori orogranata, è in continua crescita ed è presto diventato uno dei punti di forza del quintetto di coach Neven Spahija.


“Trento è una squadra molto compatta, ha vinto anche l’ultima partita in EuroCup allo scadere. Sono forti, hanno come caratteristica principale quella di corre il campo, giocare tanto uno contro uno, oltre ad essere una squadra decisamente atletica. Hanno delle guardie americane che sanno fare male dalla lunga distanza, poi c’è un giocatore fenomenale al tiro come Grazulis e un giovane validissimo come Ellis. Il campo di Trento è sempre molto difficile. La storia di questa sfida è sempre affascinate da giocare. Io sento la magia di questo match che ha dato grandi emozioni nel recente passato. Quando ero piccolo ricordo la finale scudetto, il giorno dopo la partita avevo l’esame di terza media, e la semifinale l’anno dopo. Noi, comunque, dobbiamo giocare come abbiamo fatto nelle ultime due partite soprattutto partendo dalla difesa”.


“Ora sono più fiducioso nei miei mezzi. L’inizio è stato un po’ altalenante. Sto lavorando sodo e sempre in modo maggiore, cominciando dal punto di vista difensivo che è quello che mi dà la fiducia per attaccare. Sto giocando con la testa libera ed è la cosa più importante: ho liberato la mente e le cose sono venute in modo più semplice. Anche essere partito più volte nel quintetto di partenza mi ha dato ulteriore fiducia. Ho giocato tanto anche perché sfortunatamente ci sono stati una serie di infortuni. Sicuramente giocare così tanto mi ha dato più sicurezza e di provare più cose all’interno del campo. Ho lavorato molto anche in palestra sulla rapidità e l’esplosività con i preparatori Matteo Xalle e Gianluca Trevisanato. Anche la dieta con la nostra nutrizionista Rachele Turco mi ha aiutato molto. Tutte queste componenti mi hanno permesso di diventare più veloce in campo”.


“Adesso ci conosciamo tutti molto meglio e sappiamo come muoverci. Inizialmente, logicamente, ci conoscevamo molto meno.  Ci alleniamo forte e ora c’è una grande chimica e quindi è più facile trovarsi in campo e capire cosa vuole il nostro coach. Poi questo è un gruppo super. Siamo sempre insieme anche fuori dal campo anche tra americani e italiani: siamo tutti uniti. Questa è la chiave per competere in alto e provare a vincere qualcosa perché è il gruppo che fa la differenza”.



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