Coronica: Quest’anno visti stranieri che non avevano nulla in più di tanti italiani in A2

Coronica: Il problema è che a volte uno straniero ti viene a costare meno di un giocatore italiano

Andrea Coronica della Pallacanestro Trieste ha parlato a Il Piccolo del futuro del basket italiano post crisi.

“La formula degli ultimi anni con il 5+5 o il 6+6 si è dimostrata sbagliata perché i risultati sia a livello di nazionale che di club delle coppe non sono arrivati. Questo momento di pausa, quindi, può e deve diventare un momento di profonda riflessione perché non è detto che un maggior numero di stranieri ti consente di schierare squadre più forti o di proporre maggior spettacolo. Detto questo, è chiaro che un elemento italiano non deve giocare solo per una questione di passaporto. Resto convinto, però, che ci siano giocatori che meriterebbero una chance ma non vengono presi in considerazione. Gli italiani che giocano in serie A2, nel contesto di un campionato come il prossimo, potrebbero sfruttare l’occasione per mettersi in mostra? Sono convinto che quest’anno abbiamo visto stranieri che non avevano nulla in più rispetto a tanti ragazzi che giocano in serie A2. Il problema è che a volte uno straniero ti viene a costare meno di un giocatore italiano. E allora creare incentivi per le società potrebbe essere una strada da seguire” ha detto Corononica che ha parlato anche del suo futuro. “Ho un’opzione per restare nel roster che scade al 30 giugno prossimo. Oggi non ci sono certezza ed è troppo presto per affrontare l’argomento. Ne parlerò con la società, personalmente sono convinto che troveremo una soluzione. Io sono a disposizione per recitare il ruolo che ho avuto nelle ultime stagioni.”