Claudio Crippa: “Il basket italiano viaggiava su livelli che non si poteva permettere”
Le parole dello scout europeo dei San Antonio Spurs.
Intervista su La Nazione per Claudio Crippa, scout europeo per i San Antonio Spurs, che ha parlato del momento del basket italiano.
"Stiamo vivendo un momento unico e particolare, ma i segnali di problematiche erano già arrivati tra sparizioni e ritorni di squadre. Diciamo che il basket italiano viaggiava su livelli che non si poteva permettere. Tra A1 e A2 ci sono circa 48 squadre di fatto professionistiche, visto che anche in Legadue i giocatori fanno questo di lavoro. Ci vuole una diversa distribuzione della piramide. Non solo ma i costi che fino ad ora vengo no sostenuti dai club sono troppo alti rispetto alla situazione economica generale del paese. Il costo del lavoro di un giocatore per un club è molto alto, per gli sponsor ci vorrebbe una deduzione fiscale. Diciamo che va ripensato un sistema che possa permettere alle società di mantenersi senza avere sulla testa la spada di Damocle di non potercela fare", ha detto Crippa.
Fonte: La Nazione.