L’audizione in procura federale FIP, che oggi ascolterà il presidente Giuseppe Sampietro e l’amministratore delegato Gianandrea De Cesare legato di Avellino, dovrà stabilire se l’autocertificazione prodotta dalla Scandone relativa al regolare pagamento di ratei di stipendi e contributi per effettuare il tesseramento di Patric Young rappresenta un comportamento sanzionabile secondo il regolamento di giustizia FIP.
La Com.Te.C. ha segnalato il pagamento di tasse e contributi relativi al bimestre settembre-ottobre il 21 dicembre, contrariamente all’autocertificazione che attestava il versamento dei contributi per gli stipendi di ottobre prevista per il 16 novembre. Ma nella normativa sui paramenti economici e finanziari, regolamento interno della Lega Basket, il punto 4.2 relativo ai tesseramenti parla solo di rifiuto del tesseramento in causa di documentazione mancante o incompleta, ma non prevede alcuna specifica sanzione relativo alla casistica in discussione.
Per questo motivo, oltre al fatto che Young avrebbe giocato in posizione irregolare soltanto la partita persa 64-110 a Trieste dato che successivamente Avellino ha pagato il dovuto, sarà alquanto improbabile che alla Scandone possa essere contestata una frode sportiva punibile con una penalizzazione in punti.
Se la procura deciderà di non archiviare il caso e deferire i dirigenti e la società per responsabilità oggettiva, gli organi di giustizia FIP potrebbero propendere per una sanzione amministrativa composta da inibizioni e multe, senza alcuna conseguenza per l’attuale posizione in classifica degli irpini.
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